Intervista a 360° a Kimon Fusco allenatore di Quelli del Pattinaggio
Come ti collochi nel mondo del pattinaggio, raccontaci brevemente la tua storia
– I pattini sono la mia vita. Ci siamo incontrati quando ero piccolo ed è stato amore a prima vista. Il pattinaggio l’ho praticato e lo pratico assiduamente, per migliorare le mie abilità e per mantenermi in forma. Mi sono adoperato per il pattinaggio sotto i più svariati aspetti; amatore e atleta, maestro e allenatore, consigliere e presidente di società, organizzatore di manifestazioni nazionali ed internazionali, promulgatore culturale e docente, consigliere regionale e nazionale e anche giudice internazionale.
E ho ancora progetti aperti….
* TORNASSI INDIETRO DI 20 ANNI COSA CAMBIERESTI NEL TUO RICCO PERCORSO SPORTIVO?
– Mi permetto di copiare le parole del grande Campione Pietro Mennea: al posto di dedicare sei ore al giorno a questo sport mi allenerei otto ore al giorno.
* AMBIZIONI/ SOGNI…?
– In questo momento la mia carriera di atleta è in stand-by, ma spero di riprendere. Le mie energie sono completamente rivolte sui miei allievi che spero possano ricevere da questo sport tutti (e anche di più) i successi e le gioie che mi ha dato in tanti anni.
* BENEFICI DERIVANTI DALLA PRATICA DEL PATTINAGGIO?
– Avendo visto pattinare un’infinità di persone posso sicuramente dire che chi pattina è felice! Qualunque siano le proprie capacità si raggiunge uno stato di leggerezza e di benessere mentale, che pochissime altre attività possono regalare.
Elenco di seguito alcuni dei più significativi vantaggi che chiunque può ricevere dalla pratica di questo sport:
Tonificazione dell’intera struttura muscolare corporea e miglioramento generale della forza
Aumento della capacità aerobica
Elasticità ed eleganza
Sviluppo della coordinazione e dell’equilibrio
Concentrazione, attenzione e determinazione
* CHI può praticare il PATTINAGGIO come attività sportiva?
– Il pattinaggio è uno sport per tutti e si può praticare a qualunque età. Faccio 2 esempi estremi:
Mia figlia ha iniziato a pattinare a 14 mesi con il mio supporto ed a 18 mesi in maniera autonoma; mentre un mio collega allenatore sulla settantina con una protesi all’anca pattina ancora ogni giorno con la sua squadra.
Spesso sento la frase “pattinare era un mio sogno da ragazza/o, ma adesso che sono grande non ce la potrei fare”, personalmente sono riuscito ad insegnare e quindi a far utilizzare i pattini anche a sessantenni. E proprio a fronte di questi esempi che costantemente invito chiunque a provare.
* QUALI SONO LE MAGGIORI DIFFICOLTA’ CHE RISCONTRI NEI PRIMI APPROCCI CON GLI ALLIEVI?
– Con i più piccoli in fase pre-adolescenziale ci divertiamo tantissimo. Utilizziamo un approccio ludico allo sport che ci permette di rendere semplice lo svolgimento delle attività, pertanto oltre al contenere la normale esuberanza di un ragazzino/a non vedo problematiche rilevanti. Le difficoltà vengono quando c’è la transizione da attività amatoriale ad attività agonistica; perchè con l’amatore si usa il concetto “se ti riesce”, con l’agonista “devi riuscire”….con tutto quello che ne consegue, ma con la giusta motivazione tutto si fa!
* IL FREESTYLE…. PERCHè QUESTO APPELLATIVO? TANTO FREESTYLE NON MI SEMBRA.. TANTE SPECIALITA’ INTERESSANTI, .. raccontacele?
– Il Freestyle è un’insieme di specialità del pattinaggio inline, come l’atletica leggera.
Ci sono 4 settori: slalom, velocità, salti e frenate
E’ un settore molto eterogeneo dove ogni pattinatore può trovare il modo di poter esprimere al meglio le sue capacità, dall’eleganza alla forza, dalla creatività alla rapidità.
Però di certo c’è che del retaggio culturale della parola Freestyle, alla quale si associa “faccio quello che voglio” non è rimasto ben nulla. Perchè per potersi specializzare in una qualunque delle discipline di questo settore c’è bisogno di tante capacità fisiche e tecniche e nulla è lasciato al caso.
* UNA SQUADRA DI AGONISTI NON DA POCO, 13 ATLETI.. quanto ti ritieni soddisfatto dalle prestazioni dei tuoi ragazzi?
– Siamo un bel team. I ragazzi sono motivati ed entusiasti del lavoro che facciamo. Alcuni di loro si piazzano bene anche in ambito nazionale. Ma da bravo allenatore mi aspetto sempre di più e dobbiamo crescere, crescere, crescere……
* ANCHE SE IN VERITA’ SEI REDUCE PROPRIO QUALCHE GIORNO FA, DA 2 ORI EUROPEI DI UNA TUA ATLETA, SVEVA ROMANO, quale è il segreto di questi successi? QUANTO TI SENTI SODDISFATTO?
– Una buona prestazione da sempre gioia, maggiore se poi porta una medaglia e la felicità è esponenziale quanto più è importante la competizione.
Sveva era la campionessa uscente, quindi qualche aspettativa la avevamo, però nulla è scontato nella vita.
Questi due titoli Europei sono un’ulteriore conferma del valore di questa atleta e del buon lavoro che facciamo da più di dieci anni insieme.
* Ci sono i presupposti per i RAGAZZI DELL’ASD QUELLI DEL PATTINAGGIO per raggiungere gli stessi successi di Sveva?
– Assolutamente SI. Il campione è il risultato della combinazione di vari fattori e qui ad Aversa ci sono tutti.
Noi piantiamo semi e li aiutiamo a crescere e fiorire, chi prima chi dopo, chi in un modo chi nell’altro avrà le sue sodisfazioni sportive.
* AL MOMENTO IL PATTINAGGIO FREESTYLE ANCORA NON E’ PRESENTE ALLE OLIMPIADI. Come mai? E QUALE sarebbe LA SPECIALITA’ CHE PIU’ VI RAPPRESENTEREBBE ALLE OLIMPIADI?
– Nelle ultime Olimpiadi lo skateboard, che è una disciplina della federazione sportiva che gestisce anche il pattinaggio, ha fatto la sua comparsa. Il comitato olimpico vaglia tutti gli sport e se ci sono determinati fattori li inserisce nel programma elle competizioni a cinque cerchi.
Il Freestyle è sotto osservazione da un pò di tempo e siamo fiduciosi di come si evolverà questa vicenda.
Secondo me la specialità più papabile in questo momento è lo Speed Slalom che dalla sua ha il numero di atleti mondiali, il regolamento unificato in ambito internazionale e la spettacolarità delle gare. Ed inoltre qualche anno fa in Korea è stato inserito nelle universiadi.
* E PER FINIRE ALLA GIGI MARZULLO, FATTI UNA DOMANDA E DATTI UNA RISPOSTA…
– Preferirei ringraziarvi per aver dato un pò più di visibilità al mio sport.