SANTA MARIA CAPUA VETERE – Una nuova impresa, come cinque anni fa. Se il Gladiator ha chiamato Teore Grimaldi in panchina, il motivo è riconducibile all’esperienza già vissuta nella stagione 2016-2017. In un’annata che era partita con i migliori auspici nel difficilissimo girone H di Serie D, con le due vittorie contro Sersale e Sarnese, i risultati poco convincenti ed i problemi fuori dal campo avevano portato al ridimensionamento del progetto, con l’esonero di Luigi Squillante dopo la sconfitta alla sesta giornata a Palmi in Calabria e la rivoluzione della rosa nel mercato di dicembre. Il trainer di Frattamaggiore si prese carico dell’inerzia negativa ed insieme ai direttori Antonio Governucci e Salvatore D’Anna concretizzò un vero e proprio miracolo sportivo, con un budget molto più basso rispetto alla prima parte di stagione. Alla partenza dei tanti big, Antonio Del Sorbo su tutti, controbilanciò l’arrivo di vari atleti che avevano fame da vendere e, insieme ad alcuni atleti rimasti, contribuirono alla salvezza, tra tutti Pierino Pastore, Pasquale Scielzo, Vincenzo Pontillo ed Umberto Varriale.
LA RIMONTA DI CINQUE ANNI FA. I numeri parlano chiaro di quella grande cavalcata. Al suo approdo il 13 ottobre 2016, Grimaldi prese in consegna una squadra che con Squillante aveva ottenuto 7 punti in 6 gare, frutto di 2 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte, con 7 goal fatti e 9 subiti. L’allenatore, artefice della doppia promozione della Frattese dalla Promozione alla Serie D, debuttò con la vittoria per 2-0 contro la Sancataldese e, dopo qualche passo falso, ottenne un bottino di 41 punti in 28 partite, frutto di 11 vittorie, 8 pareggi e 9 sconfitte, con 36 goal fatti e 38 subiti. Una spinta non indifferente che condusse alla permanenza in Serie D, con il 9° posto finale raggiunto grazie ai 48 punti finali: peccato che poi tutto fu reso vano dal doloroso fallimento dell’estate 2017 che i sostenitori sammaritani si augurano non accada mai più.
RIVOLUZIONE. Rispetto ad allora la situazione è ancor più complessa, perché cinque anni fa il Gladiator navigava a metà classifica ed invece ora è al terzultimo posto con appena 12 punti in 15 gare (Alessio Martino alla guida per 13 gare) e con 6 lunghezze di distanza dalla zona salvezza: un obiettivo non impossibile ma il valore della rosa è sulla carta diminuito e bisogna vedere quanto tempo ci vorrà per vedere in campo il vero amalgama di un gruppo quasi del tutto nuovo. C’è tanto da scalare ma Grimaldi è già abituato a certi tipi di risalite in classifica. E come avvenne cinque anni fa, ha operato sul mercato e, malgrado un budget molto limitato rispetto ad inizio stagione, ha messo sotto contratto ben dieci nuovi calciatori (dovrebbe arrivare qualche altro, in primis un centravanti), oltre alle conferme di pedine preziose come Muhamed Varela Djamanca, Tommaso Merola, Marco Ciampi e Davide Cassaro. Sebbene abbia esordito con le due sconfitte contro Muravera e Vis Artena, dal recupero di mercoledì contro la Nuova Florida parte il vero Grimaldi 2.0, con la possibilità concessa dalle feste di Natale e dal rinvio per Covid di entrare nella testa dei giocatori e riformare un gruppo che si era sfaldato. Ora la palla passa al campo e, soprattutto, come sperano i tifosi del Gladiator “che la rimonta abbia inizio”.