CAPRIATI A VOLTURNO – Ancora una possibilità tra le mura domestiche del “Pasqualino Leonardo” per l’Aurora Alto Casertano di guadagnare punti in chiave salvezza, prima del turno infrasettimanale dell’Immacolata. A Pietramelara arriva il Castelfidardo settimo in classifica, che però in trasferta è una sicurezza (quattro vittorie e appena due sconfitte). Domani, domenica 5 dicembre, andrà in scena la dodicesima gara del girone F di Serie D, ed i biancorossi di mister Campana non possono più permettersi passi falsi. L’avversario non è dei migliori per provare a riscattare la stagione, visto che gli anconetani sono ad un punto dalla zona play-off ed hanno grande solidità sia nel reparto offensivo che arretrato: servirà la miglior versione dell’Aurora Alto Casertano per strappare punti. Nota di merito per l’età media del gruppo squadra anconetano (21,3), che sta dimostrando a suon di buone prestazioni che una squadra formata esclusivamente da giovani promesse: tolti De Cesare e Pennacchioni (appena arrivato), il più “anziano” della squadra è il capitano Bracciatelli, classe 1998.
CHI SIEDE IN PANCHINA. Alla prima esperienza in Serie D, il tecnico dei marchigiani è Manolo Manoni, già impegnato sulle panchine di Grottammare e Sangiustese in Eccellenza. Chiamato a dirigere il Castelfidardo ai primi di luglio, ha fin qui all’attivo un bilancio di cinque vittorie, due pareggi e tre sconfitte. Ai tempi centrocampista centrale, è arrivato in Serie B con la maglia dell’Ascoli e nel suo curriculum non mancano esperienze in terra campana, visti i trascorsi con Scafatese e Turris in C2. Il modulo preferito è il 4-3-3.
DA TENERE D’OCCHIO. Tra i pali il classe 2000 Kevin Demalja, che con le tre clean sheet fin qui conseguite ha permesso al Castelfidardo di arrivare alla gara di Pietramelara come una delle migliori difese del girone. Giovanissimo il pacchetto arretrato composto da Giacomo Mataloni, a segno nell’ultima di campionato contro il Tolentino, Ertijon Gega, arrivato in estate dalla Cavese, Edoardo Baraboglia, ex Matelica, e Jacopo Morganti. A centrocampo spiccano le figure di Nicholas Fermani, scuola Hellas Verona, Marco Hoxha, che ha seguito lo stesso iter formativo del compagno di reparto Fermani e ha collezionato già numerose presenze in D tra Bra ed Ambrosiana, e Alessio Bracciatelli, capitano del club nonostante l’anno di nascita dica 1998, da tre anni al club marchigiano dopo il percorso giovanile con l’Ascoli e autore, per il momento, di due reti in campionato. Il reparto offensivo è tra i più produttivi del campionato, composto da: Matteo Rizzi, cresciuto tra Cesena e Sassuolo, esordiente in Serie C alla tenerissima età di diciassette anni con la Reggiana e a segno due volte in campionato, Lorenzo Braconi, prodotto delle giovanili del Castelfidardo, anche lui in rete due volte, ma soprattutto Mattia Cardinali: in prestito dalla Fermana, sta dimostrando a suon di reti (quattro in dieci partite) che la Serie D gli sta stretta: l’ultima rete contro i “cugini” del Matese, chissà se riuscirà a ritrovare la via del goal contro l’altra casertana del girone.