CASERTA – La Casertana subisce la prima sconfitta in campionato a Marigliano. Umore nero nel team rossoblu per la debacle, dura da digerire, contro una compagine dalla rosa meno competitiva, che era reduce da tre sconfitte consecutive. In un sol colpo i falchetti vengono catapultati al quarto posto, in virtù delle vittorie contemporanee di Francavilla, Audace Cerignola e Bitonto.
L’ESPULSIONE. In sala stampa Vincenzo Maiuri è scuro in volto ed analizza la gara, partendo dall’episodio dell’espulsione all’intervallo di Ciro Favetta: “L’espulsione? Non so cosa sia successo di preciso. Prima di rientrare in campo l’arbitro aveva detto che Favetta non sarebbe rientrato in campo perché espulso a causa di un suo calcio alla porta dello spogliatoio. Ma andare sull’operato dell’arbitro sarebbe come cercare alibi e giustificazioni. Guardo dentro me stesso. Sono profondamente insoddisfatto per quello che ha fatto la squadra. Non è l’errore di un giocatore o dell’arbitro che ci dà un alibi. Ha vinto nettamente la Mariglianese. C’ha dato una dimostrazione di umiltà. Ha voluto vincere più di noi. E da qui dobbiamo ripartire”.
NIENTE SCUSE. Il trainer ex Portici e Nocerina invita tutti a farsi un bel bagno di umiltà: “Ognuno di noi, me in primis, ha dato meno di quanto fosse necessario. Se giochi in dieci non è che deve andare sotto 3-0, ma provare a tenere la gara in equilibrio e cercare una zampata. Ho sempre preferito prendermi le mie responsabilità, non mi sono mai nascosto dietro a scuse. Mi sentirei ridicolo. Guardiamoci dentro, invece di pensare a quello che hanno fatto gli altri”.
PESSIMA FIGURA. Ora Maiuri si augura che la squadra prendi spunto da questa disfatta per reagire: “Dovevamo avere un altro tipo di atteggiamento. Questo non mi sta assolutamente bene. Non si è capitato che bisognava dare il cento per cento, cosa su cui avevamo battuto tutta la settimana. Tutti noi, me incluso, non siamo stati all’altezza di chi soffre e ci sostiene e di chi ci paga. Abbiamo fatto una pessima figura e sono il primo a vergognarmene. Una sconfitta può insegnarti tanto. Però bisogna essere umili e allora ci può davvero dare qualcosa di più”.