CASERTA – Se per uno studente la maturità è legata al conseguimento del diploma a 18, 19 anni, per un calciatore la fase di interruzione dell’adolescenza sportiva si attesta intorno ai 27 anni. Lo scorso 26 luglio Ciro Favetta è entrato in quell’età che, per chi svolge questo ruolo, è sinonimo di piena consapevolezza dei propri mezzi, con quel grado di attenzione e saggezza nelle scelte che viene sottovalutato quando si è ragazzini.
LA MEDIA GOAL. L’attaccante di Ponticelli sta vivendo un vero e proprio magic moment a Caserta, con l’ottavo goal consecutivo nelle ultime otto gare. Fatta eccezione per il debutto contro il Bisceglie alla quarta giornata, l’ex Taranto e Casarano ha sempre segnato in questa stagione, tanto che la media parla per lui. Ben 698 sono i minuti giocati (di cui 4 partite intere, 4 in cui è uscito, 1 in cui è subentrato) da Favetta che ha realizzato un goal ogni 87,25 minuti.
PARTENZA IN RITARDO. E chissà cosa sarebbe del suo rendimento, qualora fosse arrivato prima all’ombra della Reggia e non avesse saltato le prime tre giornate dei falchetti contro Nola, Fasano e Team Altamura in virtù del regolamento (deve trascorrere un mese dall’ultima gara con la precedente squadra). Il suo inizio di stagione è infatti avvenuto con la Fidelis Andria in Serie C, con le due presenze contro Juve Stabia e Catania, prima del richiamo del ds Guglielmo Accardi che lo ha convinto ad accettare la proposta rossoblu e ritornare al Pinto, dopo le tredici presenze ed il goal contro l’Ischia nella Serie C2 2013-2014.
RECORD NEL MIRINO. Dal primo goal siglato contro il Casarano, decisivo per l’1-0 finale, il goleador non si è fermato più e, guardando alla sua carriera, sta già mettendo nel mirino il suo record personale di 13 reti siglate con il Taranto nella stagione 2018-2019. Andando di questo passo, il sorpasso non è così lontano così come un occhio alla classifica marcatori, con il primato insieme a Michael Ferreira del Rotonda. Se ciò sarà possibile, gran merito va al gioco offensivo studiato da Vincenzo Maiuri ed all’affiatamento con i compagni di reparto, da Mansour a Felleca, da Liccardi fino a Vacca che lo stanno mettendo nelle condizioni migliori.
IL GRUPPO PRIMA DI TUTTO. E di fatti domenica, nel post gara, ha messo davanti a tutto il gruppo: “C’è armonia e stiamo crescendo. C’è spirito di sacrificio, ma non solo la domenica. Durante la settimana non vediamo l’ora di venire al campo. Lavoriamo duramente e scherziamo tra di noi. Non ci sono prime donne o situazioni ambigue. Questo ci sta portando risultati importanti e vogliamo continuare su questa scia”.
LA STAFFETTA. Con Liccardi da diverse giornate è staffetta, ma quando il rapporto è solido non c’è competitività: “Con Vincenzo Liccardi si è creata questa empatia sin dal primo momento. Non esiste rivalità, ma un bene grande. Una forte volontà di arrivare nell’obiettivo che abbiamo in testa. Tra noi si è creato un rapporto bellissimo che va oltre il calcio”.
LA CLASSIFICA. Ed infine non può mancare uno sguardo alla classifica: “Ora che siamo primi subentra un ulteriore stimolo: quando sei lì non vuoi scendere più. Dobbiamo scendere in campo pensando che sei diamo il massimo e lottiamo l’uno per l’altro, restiamo lì”.