BITONTO – Piccolo stravolgimento dirigenziale per il Bitonto, nella settimana del big match contro la Casertana. Lunedì il direttore sportivo Leonardo Rubini ha rassegnato le dimissioni ed al suo posto la società neroverde. ha scelto Fabio Moscelli come nuovo responsabile dell’area tecnica.
Come si legge dal comunicato bitontino, per il 45enne Moscelli si tratta di un ritorno a Bitonto, questa volta con un ruolo dirigenziale in società, dopo aver indossato per due volte, in carriera, da calciatore, la casacca neroverde. Proprio a Bitonto, Moscelli ha iniziato e concluso la sua lunga avventura da giocatore, partita nel 1993 e chiusa nel 2018. Nel mezzo un lungo viaggio ad ogni categoria e latitudine, dall’Eccellenza fino alla Serie B a Treviso.
Una volta appesi gli scarpini al chiodo, ecco l’avventura da direttore sportivo in Serie D, prima ad Andria (nella stagione 2018/2019 e da novembre 2019 a marzo 2020) e poi a Gravina, nella parte finale dello scorso campionato, con una salvezza insperata raggiunta in extremis.
Ora l’avventura di Bitonto, nel ruolo di responsabile dell’area tecnica.
«Torno a Bitonto con entusiasmo, per lavorare con una società seria e ambiziosa – ha commentato Moscelli –. Il presidente mi ha chiesto di portare massima professionalità e non far mancare niente in un progetto già pieno di sostanza. La voglia di mettermi in discussione e di far parte di progetti così importanti mi entusiasmano tantissimo. Già vivere nel mondo del calcio mi dà entusiasmo, farlo con questi progetti offre stimoli devastanti».
«Ho bisogno di vivere il gruppo in maniera profonda, giorno per giorno, per conoscere tutti i ragazzi e tutto lo staff, per poi mettere a disposizione la mia esperienza, le mie capacità, il mio carisma, esprimendo il mio pensiero ed inculcando la mia mentalità – ha evidenziato Moscelli –. Sicuramente saranno giorni intensi, di conoscenza, di confronto, di dialogo, ma è quello che mi piace fare, il calcio è la mia vita. Bisogna partire dai complimenti a questo gruppo, ricordiamocelo tutti che è primo in classifica, fare meglio è difficile, al di sopra del Bitonto, al momento, non c’è nessun altro. Ma bisogna ugualmente lavorare per capire dove e come si possono migliorare quei piccoli difetti da correggere e rafforzare così il nostro primato».