AVERSA – Si ritorna a cantare al “Bisceglia”, il Real Aversa nei nomi di Ndiaye e La Monica ritrova la benedizione dei tre punti che mancavano da 28 giorni. Facciamo però un passo indietro… 17 ottobre 2021, stadio “Mimmo Rende” di Castrovillari, i “bimbi” di Sannazzaro schiantano in 45 minuti il Castrovillari, al termine del primo tempo il risultato segna 0-3, solo Mazzotti metterà a segno nei primi minuti della seconda frazione di gioco il gol della bandiera. Al triplice fischio del direttore di gara i granata esultano a gran voce per la quinta vittoria consecutiva in sei giornate disputate. Poi, come un sortilegio, una serie di pareggi, prima il San luca, poi il Licata e successivamente il Portici, tre pari di fila e la consapevolezza della squadra di patron Pellegrino di non aver raccolto quanto seminato in queste tre gare. Arrivati alla decima giornata il Real Aversa si trova di fronte la prima della classe, la Gelbison, ed esce sconfitta dal “Morra” con un risultato di 2-0. Seconda sconfitta stagionale, i normanni però non si abbattono, archiviano la sfida persa capendo che nel calcio succede anche questo e si rialzano. Con forza e una maturità, a dispetto di chi continua a sottolineare la giovane età della compagine in maniera dispregiativa, preparano a testa alta la sfida successiva: al “Bisceglia”, il 14 novembre 2021, 28 giorni dopo la gioia di Castrovillari, nell’undicesima giornata, arriva la FC Messina. Non mancano nomi importanti nella compagine siciliana, ma capitan Russo e compagni, con la sfrontatezza e la voglia di ritrovare la gioia dei tre punti scendono in campo carichi e motivati. Apre le marcature Ndiaye con un gol al bacio, successivamente, quasi come una beffa, arriva la rete del pari firmato dal blasonato Gabionetta. Il Real non ci sta, vuole a tutti i costi i tre punti, vuole far capire che l’obiettivo salvezza va raggiunto, vuole far capire che con le unghie e con i denti lo vogliono e l’otterranno…Allora proprio come nei migliori film americani, quando sullo scoccare della mezzanotte di capodanno arriva il bacio tanto atteso, ci pensa La Monica, in tuffo, a siglare il 2-1 e a far esplodere lo stadio ed il popolo aversano che finalmente torna a cantare e ad abbracciare i suoi piccoli eroi. La società normanna urla a gran voce che l’obiettivo è la salvezza, il calcio però ci fa sognare ed è quindi lecito dire che le vittorie che arrivano in questo modo, questi ragazzi che buttano il cuore oltre l’ostacolo senza paura, sono un “piccolo miracolo sportivo”.