MADDALONI – Lunga intervista quella a cui ha preso parte il tecnico calatino Angelo Valerio, ospite alla trasmissione di SportCasertano “Tutti Pazzi per il Calcio Minore”. L’allenatore granata ha parlato ovviamente di Eccellenza e Maddalonese, ma ha affrontato vari temi come quello delle campane impegnate negli altri girone di Eccellenza e Serie D, oltre alla menzione dell’increscioso fatto accaduto nel match tra Napoli United e Pianura Napoli Nord, che ha visto un calciatore ospite colpire volontariamente, a gioco, un avversario al volto.
MADDALONESE TRA GARE, OBIETTIVI E EMERGENZA INFORTUNI. Tanti gli indisponibili in casa granata, con la Maddalonese che si è trovata a disputare alcune gare di campionato con elementi della Juniores in campo per sopperire alla mancanza di elementi, che a poco poco stanno (quasi tutti) recuperando. Focus anche sulla debacle di Fratta, l’ultima di campionato con l’Ischia e la prossima contro il Neapolis sul campo neutro del “Papa” di Cardito: “Come vi spiego l’emergenza infortuni? Abbiamo ospitato lo staff dell’Ischia nel ristorante dove pranza la mia squadra prima delle partite: ho parlato con il tecnico isolano e, dopo aver fatto un conto delle defezioni di entrambe le rose, quasi abbiamo pensato di giocarcela a carte lì al ristorante (ride n.d.r.). Scherzi a parte, l’Ischia come la Maddalonese ha disputato una gara con tanti assenti, ma probabilmente è strutturata per sopperire agli assenti meglio di noi. La gara è terminata sul risultato di 0-0: nel primo tempo l’Ischia ha creato qualcosa in più rispetto a noi, avendo un paio di occasioni limpide, al contrario del secondo tempo dove siamo usciti fuori nonostante la squadra fosse in condizioni un po’ precarie. Ci siamo assicurati le prestazioni dei fratelli Allegretta che venivano da un anno di stop, abbiamo ancora Barletta fuori, assieme a lui Di Mauro, Di Costanzo, De Rosa, Della Ventura e Verdicchio, oltre a Fava rientrato nonostante due fratture al naso e gli acciaccati Zacchia e Guglielmo: una serie di “sfighe” allucinanti. Per quel che può valere io sono contentissimo della prestazione, e credo che il pareggio sia stato un risultato giusto.
Se qualcuno rientra? Stanno recuperando un po’ tutti, ad eccezione di Di Mauro che purtroppo ha terminato anzitempo la stagione: è stata una doccia gelata perché lo ritengo l’esterno più forte della categoria, il 50% delle costruzioni offensive della Maddalonese passavano dai suoi piedi.
Tornando alla debacle contro la Frattese, me ne assumo tutte le responsabilità: ringrazio i pochi “superstiti” che sono riusciti a scendere in campo. Ho un parco under composto da undici elementi, di cui otto che erano indisponibili ed altri due che sono stati sostituiti per infortunio al termine dei primi 45′ di gioco. Altri mister, più esperti di me, avrebbero affrontato la partita con atteggiamento diverso, mentre io ho cercato di adottare lo stesso atteggiamento avuto nelle altre gare, impensabile con così tanti indisponibili e giocatori della Juniores schierati per la prima volta tra i “grandi”.
Per quanto riguarda la Neapolis invece, arriva da tre risultati utili consecutivi. Si parla di una squadra in ripresa, che sa essere ostica. Se recuperiamo qualche pedina importante possiamo giocarcela a viso aperto. Gli obiettivi stagionali? Innanzitutto ne abbiamo centrato uno storico, perché mai la Maddalonese aveva raggiunto i quarti di Coppa Italia. In campionato vogliamo farci valere e giocarcela con chiunque, non abbiamo altissime velleità di classifica ma sicuramente possiamo dire la nostra e divertirci”.
LE ALTRE CASERTANE IMPEGNATE IN SERIE D. Considerazioni anche su Gladiator, Real Aversa e Casertana per il coach casertano, che analizza il percorso effettuato dalle casertane in questa prima parte di stagione: “I neroazzurri hanno anche loro 4-5 giocatori importanti ai box, a partire da Varela che è tra gli esterni più importanti del campionato, che da solo ti spacca le partite. La partita contro il Giugliano non fa testo perché i napoletani sono una schiacciasassi, mentre con la Vis Artena è stata una gara particolare condizionata anche dalla sfortuna. A me il gioco del Gladiator piace, ma non sempre i risultati rispecchiano le prestazioni degli atleti e le idee degli allenatori.
Il Real Aversa va solo apprezzato per quanto mostrato fino ad ora, ma in realtà sta accadendo l’esatto opposto e voglio spezzare una lancia a favore del tecnico Sannazzaro: i risultati positivi di inizio campionato si sono rivelati un boomerang al contrario, perché hanno alzato le aspettative su una squadra che non ha mai nascosto l’obiettivo stagionale, che è quello di salvarsi nel modo più tranquillo possibile. Il primo posto conquistato dopo le prime cinque gare ha destabilizzato l’ambiente, cosa sbagliata perché la squadra sta facendo un gran lavoro in vista della salvezza. Per quanto riguarda lo stile di gioco, il Real Aversa cerca sempre di predominare sull’avversario provando ad avere il pallino del gioco, davvero una squadra difficile da affrontare per tutti.
La Casertana è invece la corazzata del girone H, forse la squadra più forte. Con l’avvento del d.g. Martone si è restaurato quel clima di “casertanità” che da tempo mancava nella famiglia rossoblù: si tratta di un casertano doc, oltre che di un grande professionista, che può fare la differenza. Solo chi è nato e cresciuto nel territorio sente la Casertana in un modo che definirei viscerale, e questa è una cosa positiva. La squadra è spettacolare, organizzata in modo ancor più professionale rispetto allo scorso anno, quando militava in Lega Pro. L’attacco è strepitoso, tra Sansone, Favetta, Mansour, Felleca e Liccardi”.
SUL GIRONE “B” DI ECCELLENZA. Non può mancare ovviamente il focus sul girone B di Eccellenza, dove è impegnata la sua Maddalonese: “Un girone fantastico con tantissime squadre ben organizzate. La Puteolana è la più compatta e credo sia la favorita assieme alla Frattese, che dal punto di vista dei singoli giocatori è la corazzata principe del campionato. Anche il Napoli United, su cui vorrei poi dilungarmi, ha un team forte, fisico e di temperamento. L’unica che, a mio avviso, non ha il piazzamento in classifica che merita è il Mondragone: ha allestito una squadra di tutto rispetto, sebbene abbia perso qualche pezzo pregiato durante il calciomercato”.
SULL’EPISODIO DI MUGNANO. Come introdotto all’inizio dell’articolo, ha fatto scalpore il gesto di un calciatore del Pianura Napoli Nord, figlio del presidente Sinigaglia, che ha colpito al volto Akrapovic, capitano del Napoli United nella sfida di domenica dello stadio “Vallefuoco” di Mugnano. La società con sede a Pianura ha cercato di giustificare l’accaduto con un comunicato stampa prontamente rimosso, mentre è notizia delle ultime ore che il rapporto tra la società, nella persona del presidente Carmine Sinigaglia, e la tifoseria è stato interrotto per volere del primo: “Gli elementi che compongono la società dovrebbero vergognarsi. Non ho nulla contro la città di Pianura né tantomeno contro la storica società della Nuova Napoli Nord, ma me la prendo solo con la gestione attuale. Contro la squadra partenopea anche un mio calciatore ha subito una gomitata a gioco fermo fratturandosi tre costole, mentre nel secondo tempo si è verificata una vera e propria caccia all’uomo. A peggiorare le cose il comunicato di risposta alla Napoli United, dove si cerca di giustificare il comportamento del calciatore menzionando dei precedenti, presunti, insulti da parte della dirigenza della squadra di casa”.