Il tennis italiano sta vivendo uno dei suoi migliori momenti di sempre grazie a una serie di giocatori dal talento assoluto che stanno facendo faville in tutto il mondo. Per arrivare a questo punto, tuttavia, c’è stato il grande esempio di una serie di tennisti che sono venuti fuori in un momento difficile combattendo contro una tradizione piuttosto negativa per quanto riguarda il tennis italiano. Uno dei primi è senza dubbio il campano Potito Starace, nato nella località irpina di Cervinara nel 1981 e diventato professionista 20 anni dopo. Formatosi ad Arezzo, il tennista campano non è stato un talento precoce ma ha fatto affidamento sulla pazienza e sugli allenamenti per poter fare irruzione nel tennis di alto livello. Specialista della superficie in terra rossa, Starace ha ben figurato con la nazionale italiana in Coppa Davis ed è riuscito ad arrivare fino al numero 27 del ranking mondiale grazie alla sua dedizione.
Dopo di lui sono venuti fuori tanti tennisti di livello, con Fabio Fognini come primo grande talento da tutti ammirato. Capace di giocare un rovescio a una mano dallo stile impeccabile, il sanremese è stato un apripista importante per la seguente generazione di tennisti italiani e proprio con Starace ha giocato tante battaglie importanti in Davis. Tra gli italiani più forti, tuttavia, spicca in questo momento il romano Matteo Berrettini. Quest’ultimo, nato a Roma nel 1996, ha realizzato quest’anno l’ennesimo exploit della sua carriera arrivando fino alla finale di Wimbledon, dove è stato sconfitto da Novak Djokovic, l’uomo da battere al prossimo Masters secondo le quote sulle scommesse di tennis di Betfair disponibili entro fine settembre. L’annata di Berrettini è stata davvero impressionante e il suo eccellente rendimento è manifesto nella sua scalata alla classifica ATP, nella quale adesso occupa il settimo posto, qualcosa di mai visto nel tennis italiano moderno. Le sue abilità tecniche ma anche la sua solidità mentale lo hanno reso il tennista di punta tra gli azzurri che proveranno a dare il loro meglio nella prossima edizione di Coppa Davis che avrà luogo in quel di Torino. Sul suo grande stato di forma punterà dunque la nazionale azzurra per riuscire a far bene in una competizione che da sempre è il fiore all’occhiello del tennis e scalda l’animo dei tifosi, anche di quelli che solitamente non seguono i tornei individuali.
Insieme a lui potrebbe esserci il nuovo grande fenomeno del tennis italiano. Parliamo di Jannik Sinner, un ragazzo nato nel 2001 e attualmente al numero 14 del ranking ATP. Dotato di un talento cristallino nonostante l’esile mole, l’alto atesino sta già dando grande dimostrazione di sapienza tattica e di mentalità forte, come dimostra il suo record di precocità che lo vede il più giovane italiano di sempre ad aver vinto un trofeo del circuito maggiore da quando si è entrati nell’era Open. Da Starace a Sinner, due tennisti diversi e nati a 20 anni di distanza, l’Italia del tennis ha comunque affermato di aver fatto dei grandi passi avanti nel rendimento ad altissimi livelli.