FOGGIA – Le preparazioni di Zdenek Zeman sono sempre volte al sacrificio. Dai gradoni alle lunghe distanze per aumentare la resistenza fisica, la preparazione scelta dal tecnico boemo è oramai conosciuta dappertutto, tanto da incutere terrore in tanti calciatori che non hanno voglia di compiere sforzi sovrumani. Di sacrifici ne ha fatti tanti in carriera Davide Merola, neo acquisto del Foggia, che ieri ha iniziato con il resto della truppa il ritiro a Chatillon.
SI AL FOGGIA. Dopo aver ricevuto la proposta dei satanelli, l’attaccante classe 2000 non ha battuto ciglio ed ha detto di sì, contento di poter assimilare gli insegnamenti di un allenatore che, da sempre, lancia giovani. In maglia rossonera Davide intende riprendersi quel futuro che ha subito un rallentamento nelle ultime stagioni. Il talento c’è, non è mai andato via e bisogna solo rispolverarlo, con un trainer che creda nella sua enormi potenzialità. Da questo punto di vista il maestro boemo può essere la persona giusta per farlo esplodere. Davide è pronto e con grande umiltà ha deciso di mettersi a disposizione di Zdenek per imparare le sue metodologie, con la convinzione che la sua carriera vive una tappa decisiva.
LE VITTORIE ALL’INTER. Di sicuro non lo spaventano gli allenamenti pesanti di Zeman, dopo una vita in cui ha sempre lottato per garantirsi una carriera prestigiosa. A dodici anni, dalla ridente città di Santa Maria Capua Vetere è stato catapultato nella metropoli Milano insieme alla famiglia, entrando nella facoltosa scuderia di Mino Raiola. Viaggio solo andata per il calcio professionistico, quello vero, dopo le scuole calcio con Juve Sammaritana e SSC Capua. Destinazione Inter, lì dove gli sforzi di un adolescente (lontano da parenti, amici, compagni di scuola e soprattutto fidanzata) sono stati ripagati da tanti successi a livello giovanile. Collezionando centinaia di goal ed assist, l’enfant prodige sammaritano ha vinto in serie campionati regionali Under 14 ed Under 15, campionati nazionali Under 16, Under 17 (con Supercoppa) ed infine si è laureato campione del Triplete con la Primavera neroazzurra, ottenendo la vittoria del campionato, della Supercoppa e l’ambitissimo Trofeo di Viareggio nel 2017-2018. A ciò si aggiunge la palma di capocannoniere in carica con l’Under 17 ed i 59 goal nelle Nazionali giovanili, in sei anni in cui ha indossato la casacca azzurra dall’Under 15 all’Under 19. Il punto più alto in Nazionale è l’Europeo Under 19 giocato da protagonista nel luglio 2019 a Yerevan: proprio contro i padroni di casa dell’Armenia siglò uno stupendo goal di tacco, una sorta di colpo ad effetto del suo repertorio.
L’ESORDIO IN EUROPA LEAGUE. Lottare è il verbo che da sempre lo contraddistingue. Insieme ad inventare, perché sin da piccolo Davide si è inventato giocate pazzesche, gesti acrobatici e goal che hanno fatto enormemente parlare di sé. L’esordio in Europa League con l’Inter il 14 marzo 2019 davanti a 50mila spettatori al ‘Meazza’, al posto di Matteo Politano, è stato il punto più alto della carriera dell’atleta, nato il 27 marzo 2000 a Santa Maria Capua Vetere. Una continua ascesa che ha subito una frenata, in seguito ai numerosi cambiamenti.
ALL’EMPOLI. Dopo 7 anni di Inter, ha capito che a Milano non c’era più spazio per crescere, così si è trasferito all’Empoli a titolo definitivo nel 2019. Con gli orobici ha debuttato in Serie B il 21 ottobre 2019 contro la Cremonese ma ha trovato poco spazio in seguito all’esonero di Christian Bucchi, l’allenatore che lo aveva richiesto. Sia Roberto Muzzi che Pasquale Marino lo inseriscono poco, infatti trova maggiore spazio nella Primavera. Lo scorso anno fa parte inizialmente del team che poi ha stravinto il campionato di Serie B, tenuto in considerazione da Alessio Dionisi. Sotto la guida dell’attuale allenatore del Sassuolo, sigla i suoi primi goal in prima squadra, il 30 settembre 2020: la sua doppietta fissa il punteggio sul 2-1 nella sfida valevole per il secondo turno di Tim Cup contro il Renate.
IN SERIE C. A novembre l’Empoli lo manda in prestito all’Arezzo, ma non va come previsto, così poi a gennaio prende la strada verso Grossetto. Con i Torelli Maremmani ritrova un minutaggio adeguato ed aiuta la squadra a conquistare i play-off. Ed è proprio nella fase post-season che sigla i suoi primi goal in Serie C: nel primo turno contro il Lecco, sigla una doppietta decisiva nell’1-4 finale, con due reti eredità del suo enorme repertorio. Velocità, classe, gesti acrobatici e fiuto del goal si fondono nei numeri che Davide ha nel sangue e che ora vuol mettere in mostra agli ordini di Zdenek Zeman. Tutti i sacrifici compiuti nella sua giovane carriera non sono valsi a nulla ed ora il gioiellino sammaritano desidera trarre i frutti di ciò che ha seminato fin da quando ha lasciato la sua terra natia a 12 anni.