Tra circa un’ora la spedizione olimpica italiana comincerà la sua avventura. Eh sì e ad aprire i battenti della rassegna a cinque cerchi per il nostro Paese sarà la nazionale di softball femminile, un’eccellenza dello sport azzurro capace di vincere due Europei, l’ultimo il 6 luglio a Castions di Strada contro la rivale storica Olanda. Nemmeno il tempo di assimilare la vittoria continentale che subito le ragazze del manager Federico Pizzolini scenderanno in campo per la prima gara del torneo di Tokyo 2020 contro i fortissimi Stati Uniti. Dopo 17 anni anche il softball torna alle Olimpiadi, dunque, con il pass guadagnato già nelle qualificazioni Europa-Africa di Utrecht nel 2019 sotto la guida di in volto molto noto a Caserta e cioè l’italo-australiano Enrico Obletter, autore del miracolo e deis ex machina di una squadra quasi perfetta. In molti lo ricordano alla guida della DES Caserta del presidente Tarabuso che vinse 4 scudetti consecutivi tra il 2009 e il 2012, per poi scomparire poco tempo dopo. Sul diamante di San Clemente si giocò addirittura una final four di Coppa Campioni. Ebbene, Enirco Obletter è scomparso a 62 anni in febbraio per complicanze dovute al Covid19, mentre preparava gli Europei. Questa mattina (a Tokyo) l’Italia giocherà contro il colosso USA anche per lui e chissà se il suo ricordo e la sua presenza nel cuore delle atlete riesca a guidare la mano della ‘casertana’ Alexia Lacatena, soltanto 18enne, sul monte di lancio o le braccia di Howard o della Piancastelli. Proprio quest’ultima ha una storia, questa volta non tragica: 21 anni dopo la madre sarà presente alle Olimpiadi. Infatti, Loredana Auletta, guidò le magnifiche azzurre a Sydney 2000 (.444, per dire). E chissà che Enrico o il suo spirito infuso in questa nazionale non possa fare un miracolo (sportivo e non solo). Ciao Enrico e forza azzurre. Tra poco su RaiDue la partita.