CASERTA – Dopo 16 stagioni la provincia di Caserta si ritrova senza professionismo. Era dal 2005-2006 che Terra di Lavoro aveva almeno una rappresentante in Serie C. Prima Real Marcianise (2005-2010), poi Aversa Normanna (2008-2015) ed infine Casertana (2013-2021), senza dimenticare il Gladiator nella stagione 2002-2003, hanno mantenuto alta la bandierina della nostra terra in giro per l’Italia.
La mancata iscrizione della Casertana impoverisce un intero settore. Non solo quello tecnico ma anche quello giornalistico, perché il fallimento fa ‘perdere’ la categoria anche a noi giornalisti. Dai racconti degli ultimi anni delle sfide con Benevento, Lecce, Palermo, Catania, si passerà ai palcoscenici comunque nazionali della Serie D od addirittura nei campi regionali dell’Eccellenza. Una differenza a cui bisognerà far l’abitudine, eccetto miracoli per l’ennesimo ricorso che difficilmente verrà accolto.
Tornando alla stretta attualità, noi della redazione di SportCasertano.it siamo rimasti sconcertati da tutto quello che è avvenuto, perché fino al 28 giugno non c’era nulla che facesse presagire i problemi nel presentare l’iscrizione. Abbiamo provato a raccontare tutto, senza esasperare gli animi, con l’augurio che potesse esserci una luce in fondo al tunnel. Giorno dopo giorno si è sperato che, per il rotto della cuffia, il miracolo potesse avvenire. Ed invece nulla.
Dopo Caserta Softball, Juvecaserta e Volalto, Caserta perde momentaneamente la sua Casertana e questo ci deve far riflettere sui problemi che attanagliano la nostra provincia, ampliati dalla pandemia. Quest’ultima, vera tragedia di questo secolo, si è rivelata la ghigliottina di 16 stagioni di professionismo in Terra di Lavoro. Ed ora chissà quando lo rivedremo.