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NAPOLI – Ritorna a casa Diego Armando Maradona Jr., ufficializzato come allenatore del Napoli United negli scorsi giorni. Per l’italo-argentino la prima avventura su una panchina dopo le esperienze da calciatore in molte squadre campane, compresa l’Afro Napoli nel 2017.
LA CONFERENZA DI PRESENTAZIONE. All’Hotel Mediterraneo di Napoli per la prima volta davanti ai microfoni degli addetti ai lavori, si è soffermato su temi come l’entusiasmo per il ritorno in una società che gli ha dato tanto, dal punto di vista umano ancor più di quello calcistico, e la trepidazione per la prima avventura da allenatore.
IL RAPPORTO CON LA DIRIGENZA BIANCOVERDE. Corteggiato a lungo dal presidente Gargiulo, arriva in società col favore di una piazza a cui ha lasciato un buon ricordo da calciatore. A “guidarlo” nella nuova avventura Maurizio Sarri, attuale tecnico della Lazio, che lo ha contattato personalmente appena saputa la notizia per dargli qualche consiglio ed auguragli un felice campionato di Eccellenza, categoria dalla quale partì lo stesso tecnico toscano prima della scalata alla massima serie, e chiaramente papà Diego dall’alto: “Il mio sogno era quello di cominciare questo mestiere con lui al mio fianco, alla fine la vita non ci ha reso semplici le cose, ma non posso che pensare a lui”.
AL RIONE SANITÀ. Non finiscono le sorprese in casa Napoli United, perché è sempre più concreta la possibilità di giocare gli impegni casalinghi della prossima stagione allo stadio “San Gennaro dei Poveri”, impianto sportivo del rione Sanità. A tal proposito Diego commenta: “Mi è stato promesso che si farà il possibile per giocare in un quartiere a cui sono molto legato, lì c’è casa di mio nonno ed è un luogo che per me è come casa. Sarebbe inoltre importante per la società disputare le partite nel comune di Napoli, è una cosa a cui tengono tutti in società, calciatori soprattutto”.