EUROPEI DI PUGILATO U22. Per le ‘casertane’ tre finalissime e un bronzo



Giovanna Golino con il maestro Musone a fine match

Tre pugili in finale. Tre su quattro. Un bronzo già in tasca e tre assalti al metallo più prezioso all’Europeo di pugilato Under22 di Roseto degli Abruzzi. Giovanna Marchese, Sirine Charaabi ed Angela Carini si giocheranno al PalaMaggetti il titolo di campionessa continentale in tre match non semplici, ma fin qui hanno fatto vedere una grande boxe sul ring del Villaggio Lido d’Abruzzo. Si ferma al bronzo, invece, Daniela Golino, uscita a testa altissima contro la più esperta avversaria Abramova.

Nei 48 kg Giovanna Marchese (Fit and Fight Muay Thai Vitale) riesce a convincere 3 giudici su 5 con la sua grinta ed il suo agonismo contro un’altra delle favorite alla vittoria finale e cioè la francese Rim Bennama. Dopo il primo round accordato alla transalpina, Giovanna, allieva del maestro Musone, ha saputo rimontare e a volte con eccessiva foga (che l’ha scoperta in alcune circostanze) ribaltare il match a proprio favore finendo in crescendo. Commozione liberatoria alla proclamazione. In finale troverà un’altra atleta da non sottovalutare, Olha Shalimova, rappresentante dell’Ucraina.



La vittoria di Sirine Charaabi contro la Kovalchuk

Finalissima raggiunta anche per Sirine Charaabi con il risultato di 5-0, nonostante la stanchezza nella parte finale del terzo round che ha fatto protendere i giudici ad assegnare la ripresa alla sua avversaria, l’ucraina Kovalchuk. Oramai, il capolavoro, però era compiuto, nonostante un po’ di tensione in più rispetto agli altri due incontri disputati. Bravissima Sirine a piazzare i colpi più importanti e lasciare sfuriare l’avversaria nei primi due round. Penalità per entrambe nell’ultima ripresa, ma gran consapevolezza dei propri mezzi da parte della pugile della Tifata Boxe. E se si concentra e si riposa potrà giocarsi il gradino più alto del podio nei 57 kg contro la finlandese Vilma Viitanen, capace di battere in uno scontro durissimo la russa Valeriia Deviataikina.

Braccia al cielo per la Carini a fine match ed è finale anche per lei

Punta all’ennesimo oro della sua carriera Angela Carini, matesina di formazione sportiva. Nella semifinale dei 69 kg l’atleta delle Fiamme Oro si è imposta con decisione ed autorevolezza contro l’avversaria, la bulgara Yonuzova, sfoderando la solita ottima boxe e i suoi colpi (e le schivate) migliori. Ottima forma per lei che dovrà mantenere fino a Tokyo per i giochi Olimpici. Sul quadrato del PalaMaggetti incrocerà i guantoni per l’atto conclusivo del torneo contro la russa Afinogenova.

Daniela Golino si ferma al bronzo

Come detto, la marcianisana Daniela Golino, invece, non è riuscita a superare lo scoglio ucraino Abramova nella semifinale dei 60 kg. La fighter delle Fiamme Oro ha saputo  tenere sulle spine la più esperta avversaria e facendo vedere sprazzi di ottima tecnica. Peccato, perché, a conti fatti l’impresa non sarebbe stata così proibitiva con un quid in più, ma comunque sia lo staff che la squadra non possono che essere orgogliosi di lei e della sua medaglia di bronzo.

In finale per le azzurre anche Giulia Lamagna nei 51 kg (4-1 all Budimir), mentre si ferma in semifinale anche Martina La Piana contro la francese Romane Moulai che a dispetto del 5-0 dei giudici è stato combattuto colpo su colpo.


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