Viene sconfitta in semifinale del torneo di qualificazione Olimpica, Angela Carini, dopo aver conquistato il pass per Tokyo contro la francese Sovinco, ha dovuto cedere il passo per la finalissima alla sorprendente Nadine Apetz nei 69 kg (pesi welter). La 36enne tedesca, bronzo agli ultimi mondiali, ha battuto prima la fortissima polacca Kozsewska e poi la Carini, due delle più forti al mondo, presentandosi in gran forma all’appuntamento pre olimpico. La Carini, comunque brava e precisa, si è scoperta troppo in alcuni frangenti dove la rapidità e la potenza della Apetz (sia col jab sia col gancio) ha fatto propendere la valutazione dei giudici a proprio vantaggio. Dopo una prima fase di studio la Carini piazza un sinistro che mette a terra la Apetz e sembrerebbe aver vinto la prima ripresa (non per il colpo in sé), ma non tutti i giudici la pensano così. Se nella seconda ripresa la tedesca ha fatto il suo match, nella terza la pugile matesino-afragolese è partita benissimo per poi gestire, lasciando qualche volta la guardia troppo bassa, come nel suo stile d’altronde. Peccato per Angela, che un giudice ha comunque premiato (4-1 il verdetto) perché con un poco più di concentrazione, probabilmente dopo le energie nervose scaricate per la qualificazione, si poteva battere anche la pur forte Apetz, che però fin qui si è dimostrata davvero la più in forma. Ora per la tedesca la finale contro un altro osso duro, la turca Surmeneli.
La sconfitta della Carini è arrivata per l’Italia dopo la vittoria di Irma Testa (anch’ella pronta per Tokyo) che vola in finale nei 60 kg, dopo aver battuto la romena Nenchita e la sconfitta netta nel giudizio per Giordana Sorrentino contro la fortissima britannica Davison (entrambi verdetti di 5-0). Dai Angela, che Tokyo (con le Olimpiadi sempre un poco in forse ed in bilico anche quest’anno) è vicina ed è solo l’inizio. Forza Tiger.