L’INTERVISTA. Il dg Martone: “L’arbitro Tremolada ha ammesso l’errore. Dal mio arrivo un miracolo sportivo, Santoro e Cuppone li ho trovati a scadenza”



Il dg Nello Martone (Foto Giuseppe Scialla)

In una intervista a Tutto C, il direttore generale della Casertana Nello Martone svela un retroscena sul pari di domenica scorsa a Castellammare che è costata l’eliminazione dai playoff alla Casertana. “Subìre un rigore a pochi minuti dalla fine fa arrabbiare, siamo l’unica squadra uscita per un pareggio. E’ stato un rigore inesistente alla vista di tutti. A fine gara l’arbitro Tremolada mi ha confermato l’errore, c’era pure un fallo in attacco a nostro favore. C’è stata un po’ di rabbia, sono stato allontanato per una protesta civile, ma il calcio è anche questo”.

Il dirigente spiega il suo apporto a stagione in corso: “Dal mio arrivo ci siamo compattati, ho portato un po’ di tranquillità nell’ambiente e, insieme all’allenatore, abbiamo fatto uno stravolgimento oculato della rosa. Da lì sono arrivate tante vittorie che hanno portato un gran gruppo ai playoff e a una partita, quella contro la Juve Stabia, dove meritavamo la vittoria. Prima del rigore loro non hanno fatto un tiro in porta. Siamo comunque contenti del nostro percorso. Adesso ci siamo presi qualche giorno di pausa, da lunedì ripartiremo per programmare il futuro e migliorare sotto tutti gli aspetti”.



Poi sul mercato in uscita aggiunge: “Ci sono due trattative in corso con squadre di categoria superiore: Cuppone al Cittadella e Santoro al Pisa. Il secondo è ormai in chiusura, andrà al 99% ai toscani. Dovrebbe legarsi ai pisani per 3-4 anni ritrovando mister D’Angelo. E’ cresciuto nel settore giovanile, c’è un grande lavoro dietro. Voglio sottolineare che siamo l’unica squadra della Serie C che gioca stabilmente con quattro under provenienti dal proprio settore giovanile, oltre il secondo undici della categoria, dopo la Juventus Under 23, per media età. Cuppone? L’ho ritrovato in scadenza, non si può fare nulla per trattenerlo. A differenza di Potenza e Turris che hanno lasciato partire Cianci e Pandolfi, il nostro presidente a gennaio non ha lasciato andare Cuppone e ha acquistato altri attaccanti. L’obiettivo salvezza era troppo importante. Altre operazioni? Ci stiamo confrontando, valuteremo. Non sarà semplice, ma vorremmo trattenere almeno il 50% della rosa”.

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