CATANIA – Dopo la partita con il Catania, il tecnico della Casertana Federico Guidi analizza il match: “È stata una partita dove l’avversario è stato superiore, dopo la Ternana forse è la squadra più forte del campionato per come si è espressa oggi. Ha fisicità, tecnica, dinamismo, un Catania totalmente diverso rispetto a quello che avevamo trovato all’andata, con Baldini è molto più squadra. Noi andiamo sempre ad analizzare quello che non è andato, ma dobbiamo riconoscere anche i meriti dell’avversario. Anche quando siamo andati in pressione, sono usciti con abilità tecniche, oggi il Catania si è dimostrato una squadra più forte di noi, hanno vinto con merito, se continuano a giocare così possono dire la loro nei play-off”.
Manca un passo. “A fine partita pensavamo di essere nei play-off visti i risultati di Viterbese e Monopoli, questo significherebbe fare un risultato straordinario dopo la salvezza raggiunta che era il nostro obiettivo. Manca ancora un punto, a meno che la Turris si fermi nel recupero, siamo ad un passo dal fare un risultato straordinario e cercheremo di raggiungerlo in casa nostra contro la Paganese”.
Stanchezza. “La stanchezza la sentono tutte le squadre, accusiamo tutti un calendario veramente folle che c’ha messo alle strette sotto tutti i punti di vista. I ragazzi sono veramente messi sotto pressione, purtroppo ora non siamo stati fortunati perdendo Rosso nel riscaldamento mentre per Izzillo pensavamo qualcosa di brutto, ma non è così, abbiamo perso due calciatori, ma oramai siamo abituati alle difficoltà”.
Play-off. “Dispiaceva festeggiare con una sconfitta arriva in questa maniera perché volevamo farlo con un altro tipo di partita come a Bari e a Catanzaro dove avevamo messo in difficoltà squadre costruite per vincere il campionato. Pensavamo di essere già dentro, ad oggi la classifica dice di ripetere sempre in trasferta la gara con il Catania, serve la partita della vita per affrontare i play-off con questi tipi di squadre. Ciò non toglie il grandissimo campionato che abbiamo fatto, poteva essere oggi una pagina meravigliosa, ma cercheremo di scriverla tra sette giorni al “Pinto”.