CASERTA – Il padel è lo sport del momento. La disciplina di derivazione tennistica ha avvicinato a sé tantissimi appassionati che si stanno divertendo nei vari centri sportivi ubicati in Terra di Lavoro. Da diversi mesi a questa parte è caccia alla prenotazione, con il calendario delle partite amatoriali che è quasi sempre pieno (normalmente la partita dura un’ora e trenta minuti). Per tante donne e tanti uomini è stato da subito amore, con regole e modalità che agevolano anche le persone che trovavano difficoltà in altri sport.
L’ORIGINE. E’ questo il momento di maggior fama in Terra di Lavoro per lo sport che quest’anno compie i quarantadue anni di vita. L’origine risale infatti al 1969, quando il messicano Enrique Corcuera, volendo costruire un campo di tennis in casa sua ed essendoci dei muri proprio a ridosso dello spazio disponibile per tracciare il campo, concepì l’idea di considerare i muri come parte integrante del campo di gioco stesso. Corcuera poi regolamentò il nuovo gioco e lo chiamò padel.
LE MODALITA’. Si pratica a coppie in un campo rettangolare e chiuso da pareti su quattro lati, ad eccezione di due porte laterali. Il gioco si pratica con una racchetta dal piatto rigido con cui ci si scambia una pallina esteticamente identica a quella da tennis, ma con una pressione interna inferiore, che permette un maggior controllo dei colpi e dei rimbalzi sulle sponde.
STRUTTURE E TORNEI. Con il passare del tempo, sono numerosi i campi da padel che sono stati costruiti in tutta la provincia, da Caserta a Santa Maria Capua Vetere, da Cellole a Bellona fino ad Aversa. Aumentano le strutture come anche gli iscritti che, al fine di prendere parte ai tornei ed entrare nel ranking con tanto di punteggio, si stanno tesserando presso la FIT, la Federazione Italiana Tennis. Non ci sono dubbi, impazza la padelmania