AVERSA – Non c’è nemmeno il tempo di leccarsi le ferite in casa Real Aversa, perché domenica c’è la trasferta di Nardò e bisogna subito riscattarsi. Allo stadio “Giovanni Paolo II” andrà in scena una sfida fondamentale per entrambe le squadre: i padroni di casa inseguono disperatamente il sogno play-off, e saranno assettati di vittoria dopo l’incredibile beffa contro il Casarano, che con il raddoppio targato Maikol Negro ha rimontato in zona Cesarini il toro pugliese. D’altro canto anche i normanni dovranno reagire e riscattare la sconfitta esterna contro il Gravina per 2-1.
COME ARRIVA IL NARDÒ. All’andata, allo stadio “A. Bisceglia” di Aversa, il match terminò a reti inviolate. A distanza di cinque mesi (questo match è il recupero della 22^ giornata n.d.r.) il duello si rinnova senza cambiamenti significativi. Il Nardò è forse la squadra che meno ha modificato la propria rosa nel corso della stagione, limitandosi a sostituire il terzino sinistro Sepe, tornato al Potenza, con il classe ’94 Nicolao. L’unico cambiamento degno di nota lo troviamo dal punto di vista dell’assetto tattico, con il tecnico Danucci che è passato da un 4-4-2 ad un 4-2-3-1, un modulo decisamente più offensivo.
FATTORE CASA. Problema che affliggerà e non poco gli uomini di De Stefano è l’importanza del fattore casa per i pugliesi: se il bilancio in trasferta del Nardò non è dei migliori (appena 2 vittorie in 12 apparizioni), in casa non c’è storia (9 vittorie in 12 partite). Che possa essere questo l’elemento di svolta del match di domenica?