PIEDIMONTE MATESE – La gara interna col Notaresco ha lasciato il segno. Non solo per il pareggio ma anche per un’ammenda che ora il Matese sarà costretto a pagare. Dalle sentenze del giudice sportivo si appende che la società matesina ha ricevuto un multa di 1500 per “Ammenda di 1500 euro al Matese, “per avere, propri sostenitori in numero di 15, posizionati su un muro dietro le panchine, dopo essersi arrampicati, rivolto, nel corso del secondo tempo, espressioni irriguardose all’indirizzo della squadra avversaria. Nella circostanza, inoltre, lanciavano 4/5 sputi verso i componenti la panchina avversaria costringendo gli stessi a dover abbandonare l’area tecnica per circa 40 secondi. Sanzione così determinata in ragione della manifesta offensività della condotta in violazione alle misure di contenimento della pandemia da Covid19”.
La società con un comunicato ufficiale apparso ieri ha preso le distanze dall’ accaduto ribadendo che le persone coinvolte non fanno parte della società.
IL COMUNICATO UFFICIALE
La Società Football Club Matese prende le distanze dai fatti gravissimi che si sono verificati nella giornata di domenica 18 aprile, fatti che hanno provocato alla stessa Società una multa di € 1500.
La Società vuole inoltre chiarire che i protagonisti di questi spiacevoli atti, saliti sul muro perimetrale del campo, sono persone che non fanno parte né della dirigenza né dello staff del F.C. Matese (così come specificato dal comunicato ufficiale n° 145 del 21 aprile 2021).
Questi comportamenti hanno pesantemente danneggiato la Società non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto dell’immagine; immagine di società sana e soprattutto rispettosa (ne sono la prova la mancanza di multe ricevute fino al suddetto comunicato).
Si precisa inoltre che, nei confronti di alcune testate giornalistiche che da mesi attraverso articoli stanno cercando ripetutamente di infangare e denigrare l’immagine del F.C. Matese attribuendogli la responsabilità di episodi come quelli di domenica 18 aprile, la Società ha dato mandato ai propri legali di intervenire al fine di ottenere la massima tutela.