CASERTA – Nella conferenza stampa post-partita dopo la sconfitta con la Juve Stabia, il tecnico Federico Guidi analizza la gara: “Chiaramente sono stati commessi degli errori, a volte conviene fare un fallo tattico, è un segnale di maturità. Abbiamo sbagliato nell’azione dei due goal iniziali, se li commetti contro questi tipi di squadre non ti perdonano, hanno giocatori di qualità, nel secondo tempo la squadra ha espresso un buon calcio, avevamo avuto subito le occasioni per ridurre lo svantaggio e meritavamo qualcosina in più. Sul terzo goal c’è un palese fallo su Bordin non concesso, non abbiamo mai mollato, siamo arrivati alla terza gara in quasi cinque giorni e mezzo, c’era tanta stanchezza e tante assenze. Eravamo una squadra estremamente giovane e tutta questa differenza non l’ho vista, davanti avevamo una squadra che sta asfaltando quasi tutti gli avversari, record impressionanti per loro. Sono estremamente soddisfatto della squadra, mi lamento solo dei nostri primi venti minuti”.
Squadra giovane. “La nostra maturazione passa attraverso l’equilibrio di stare sempre in partita, la capacità di fiutare il pericolo in ogni momento e zona di campo. Oggi la squadra ha dimostrato di possedere un grande carattere, Zivkovic era all’esordio, la linea difensiva, escludendo Carillo, era tutta composta da under. Ci potevamo stare questi tipi di errori, ma mi tengo stretto la capacità di reagire e quella di metter sotto squadre costruite per lottare ai vertici. Il nostro percorso migliorerà quando riusciremo ad eliminare questi periodi di discontinuità della stessa partita. Non possiamo dire che la squadra ha approcciato male la partita, non arrivi al 95′ giocandoti ancora la partita con quello spirito. La squadra dal punto emotivo c’è e ci prova, anche sotto di due goal, dobbiamo interpretare i primi minuti come difendere casa nostra. Invece di pensare a far male l’avversario, forse a volte ci conviene fermarci a leggere la partita, un passaggio in più rispetto ad un affrettato, sappiamo che il nostro modo di giocare, alla lunga, stanca gli avversari”.
L’arbitraggio. “Mi ha innervosito il metro di giudizio diverso sulle stesse situazioni, il rigore c’era, il calcio l’abbiamo sentito dalla panchina e poi sull’1-3 c’è Bordin in vantaggio sull’avversario. Ho bussato all’arbitro chiedendo scusa del mio atteggiamento, ma mi ha dato fastidio la diversità di giudizio”.
I tifosi. “Sono straconvinto che con i distinti e la tribuna piena il nostro rendimento interno cambierà perché determinati fattori possono esserci solo grazie all’aiuto dei tifosi. Noi dobbiamo riuscire a diventare una squadra che costruisce tanto, è la nostra vocazione attaccare. Il salto di qualità lo faremo quando eviteremo di prendere goal da azioni in uscita, errori banali, l’esperienza maturità quest’anno tornerà utile il prossimo anno”.
Il futuro. “Siamo decimi, penso che nessuno poteva pensare di essere in zona play-off quello che stiamo cercando di raggiungere da valore a quello che hanno fatto i ragazzi. Non siamo ancora nei play-off, il destino è nelle nostre mani, andremo a Catania contro una squadra che lotta per il vertice, l’ultima con la Paganese ce la giocheremo per raggiungere questo sogno. Noi pensiamo a noi stessi, di giocarla una alla volta, oggi ho avuto la nota positiva di Bordin, ha fatto un ottimo secondo tempo, non era così facile. Izzillo, Icardi e Castaldo riprenderanno piano piano la migliore condizione, spero di recuperare velocemente Turchetta, fortunatamente non è niente di grave, quando li avremo ci giocheremo al massimo qualsiasi partita. Ho grande stima di questi calciatori, sappiamo di aver commesso degli errori, cercheremo di colmare con calciatori con altre caratteristiche, non è un percorso terminato. Anche le ultime partite sono necessarie per convincermi e farmi vedere delle cose finora non viste”.