CASERTA – Durante la conferenza stampa della riconferma del tecnico Guidi, il presidente della Casertana Giuseppe D’Agostino motiva la scelta: “Era una cosa che già avevamo deciso, non ci sono mai stati dubbi sul rinnovo, abbiamo aspettato il momento giusto per annunciarlo, è stato meritato in pieno sia per i risultati e per quello che c’ha dato, spero che anche noi siamo riusciti a trasmettergli qualcosa. Sono contento che resti due anni con noi, almeno due anni”.
Il futuro. “L’anno prossimo dovrebbe essere quello della rinascita, sia per quanto riguarda la situazione legata alla pandemia che per lo stadio. Era giusto fare questo percorso con un allenatore che stimo sia come persona che come tecnico. La Casertana gioca con quattro calciatori del settore giovanile, Santoro è da quattro anni con noi, bisogna riconoscere un piccolo merito anche alla società per come ha lavorato e continueremo a farlo. Questa squadra è partita e strada facendo ha fatto bene, è stata “sistemata” per tempo e in ottimo modo, sapevamo cosa mancava e siamo stati bravi a prendere i calciatori in modo mirato. Il futuro dipende tutto da cosa succede, i programmi sono quelli di migliorare e fare un campionato diverso, stiamo lavorando in prospettiva futura. Sono convinto che per luglio-agosto partiremo con lo stadio, la pandemia è ancora un’incognita e fare un altro campionato senza pubblico e sponsor non è facile, ma per tutti. Tutte le società stanno subendo questa crisi per mancanza di risorse, oggi chiudere un bilancio in attivo è difficile sia come azienda calcistica che quella commerciale. L’obiettivo è sempre quello di migliorare questa posizione, cercando di cambiare la prima parte di stagione che non è stata, e lo sappiamo, troppo positiva”.
Lo stadio. “L’obiettivo resta sempre lo stesso, per quanto mi riguarda fare ancora tanti campionati di Serie C tra i comuni mortali non mi interessa. Ho sempre detto che se non parte lo stadio vado via, non vivo di calcio, sono sempre stato ambizioso e ho sempre fatto tutto con le mie forze. Fare la comparsa non mi piace tanto, a breve tempo dovremmo partire con lo stadio e credo sia la più grande risposta per un grande progetto. Caserta come utenza è una delle province più grandi, la Serie C ci sta stretta e dobbiamo fare di tutto per cambiare palcoscenico.. Per prima cosa abbiamo bisogno delle strutture, se per miracolo andiamo in B retrocediamo subito perché non abbiamo strutture. Lo stadio sarà la spinta per portarci in alto, con una programmazione importante a breve tempo potremo avere risultati positivi”.
Conferma e programmazione. Il numero uno rossoblù non ha dubbi sulla riconferma di Guidi: “Il biennale è stato fatto più che per Guidi che per me, volevo fargli un contratto a vita. Sono l’unico presidente che non ha quasi mai esonerato nessuno, abbiamo cambiato al massimo un tecnico all’anno. L’unico che mi sono permesso di esonerare è stato Fontana, per la situazione creata che conoscete bene, mentre Scazzola e Tedesco si sono dimessi. Slittamento del calendario? Non c’è ancora nulla di certo, giochiamo ogni tre giorni, è impensabile continuare su questi ritmi. Siamo stati bravi e fortunati a non essere in zona play-out, vedi il calendario della Cavese, con una partita con la Viterbese che non abbiamo praticamente giocato. È stato un anno difficile che non auguro a nessuno, prepari la settimana e poi sei in attesa dell’esito dei tamponi, è da “infarto”. Si doveva fare per far ripartire il campionato, ma una nuova stagione così è impossibile, a prescindere dalla condizione economica. I play-off li giocheremo ovviamente per vincere, siamo il quarto miglior attacco e la terza peggior difesa, dobbiamo fare qualche innesto, se prendiamo qualche altro giovane per esempio dietro. Grande orgoglio per i ragazzi del settore giovanile e del loro minutaggio, quando ho visto il giovane 2003 riscaldarsi domenica mi tremavano le gambe, spero che esordirà e se sarà in pianta stabile titolare sarà solo un motivo d’orgoglio per tutti. Abbiamo uno spogliatoio favoloso, ragazzi per bene, umili e con tanta voglia di imparare. Avere 3-4 calciatori del tuo settore giovanile, in una squadra proiettata fare campionati di vertice, ci dà una grossa mano, è appartenenza. Santoro in qualsiasi squadra andrà a giocare sarà sempre un tifoso della Casertana, è nato con noi. Sono un libro aperto, non ho problemi a dire le cose così come stanno veramente e mi conoscete bene”.