CASERTA – Sabato di vigilia per la Casertana impegnata domani alle 17,30 al “Pinto” contro la Cavese, parola al tecnico della Casertana Federico Guidi: “Sappiamo che è la partita più difficile della stagione, non lo dico per retorica. È una tragedia quella di Antonio Vanacore che, ahinoi, ha colpito la Cavese e onestamente tutti noi, immagino il dolore che ci sarà in quello spogliatoio e la loro motivazione in più a far bene, già questo rende la partita difficilissima. Troveremo un avversario che ha fame di punti, soprattutto visto che mancano poche gare ed ogni partita è una finale , chi lotta per la salvezza sa che non si può permettere di buttare anche un solo minuto di ogni singola partita. È un derby, è una partita che vogliamo vincere, ci sono tante cose che la rendono complicatissima e difficilissima, siamo alla terza partita in una settimana e questo non fa altro che aumentare il rischio. Reputo quello di domani il vero esame di maturità, abbiamo la possibilità di dimostrare che dal punto di vista motivazionale e quello tecnico-tattico siamo cresciuti e vedere se la squadra ha intrapreso la strada giusta”.
Covid. I metelliani sono stati falcidiati dal Covid: “Noi ci siamo passati prima di loro e sappiamo quello che significa, ricordatevi la partita che abbiamo fatto con il Catania, Cuppone si sentì male durante i calci d’angolo, il Covid ti lascia degli strascichi enormi e ti mette davanti tantissime difficoltà. Noi tirammo fuori delle forze che magari non sapevamo di possedere, quindi tutto sta a capire come le difficoltà vengono affrontate. La Cavese in questo momento ne sta affrontando tante, troveremo una squadra affamata, avranno grande voglia e motivazione quindi non credo ad una squadra in difficoltà fisica, ma credo più alla loro voglia di dimostrare”.
La formazione. “Non cambierà tanto rispetto al Bari, abbiamo perso anche Turchetta che domani non ci sarà, rientreranno Polito e Buschiazzo, mentre Del Grosso non è ancora al 100%, avremo ancora tante defezioni. Con il Bari è stato importante, soprattutto il riuscire a dare seguito alla possibilità di affrontare con continuità le varie tipologie di partite. Dare continuità, con la Cavese che sembra una gara facile e non lo è, è fondamentale e lì si vede la maturità e la crescita, nel riuscire a dare seguito alle prestazioni che non vuol dire fare risultato. Vuol dire onorare la maglia, mettere spirito di sacrificio come con il Bari, umiltà e rispetto dell’avversario che sono le cose che abbiamo sempre provato. Sono convinto che chiunque del mio gruppo riesce a fare il “forte con i forti” se la squadra gioca di squadra”.