NAPOLI – “I miei sogni non avranno frontiere“. Da ‘combattente’ nato, Dodò Soares ha stretto a sè le parole di Che Guevara e ne ha fatta una missione. Per tanti anni in Italia il calciatore (all’anagrafe Dos Santos Soares Ailton Jorge) ha dovuto masticare amaro in virtù di tesseramenti che non andavano mai a buon fine, in virtù delle stringenti normative della F.I.G.C. Ma non ha alzato bandiera bianca ed ora pian piano sta conquistando quel successo che merita. Per cui la notizia di oggi è di quelle che fanno felici coloro che hanno sempre creduto in lui: l’attaccante è stato convocato per la prima volta nella sua storia dalla Nazionale africana del Capoverde, un arcipelago di dieci isole vulcaniche nell’Oceano Atlantico a circa 500 chilometri al largo del Senegal, abitato da 500mila persone.
A MALTA. L’attualità dell’esterno offensivo classe ’90 è quanto più bella si potesse immaginare, con la convocazione per la partita contro il Camerun che si è guadagnato grazie allo strabiliante campionato che sta disputando con la maglia dell’Hamrun Spartans, capolista della Premier League a Malta. Avanti di cinque lunghezze sull’Hibernians (56 punti a 51), Dodò è il capocannoniere con 13 goal, numerosi assist e prestazioni altisonanti. Tanto che anche club professionistici di leghe più importanti di Malta lo stanno monitorando per trasferirlo in campionati ancor più prestigiosi, in contatto con il suo procuratore Antonio Governucci che gli ha concesso la grande chance due anni fa ed ha sempre parlato del suo immenso talento.
VIVERE ALLA GIORNATA. Ora sembra tutto rose e fiori, ma fino a qualche anno fa la situazione era totalmente diversa. Dopo essere nato a Capoverde nel 1990, a 18 anni arriva in Italia con il sogno di diventare qualcuno nella vita. Di riflettori manco a parlarne, solo sacrifici e lavoro precario per andare avanti alla giornata. Ma la sera, subito dopo una giornata a racimolare i soldi per la famiglia, Dodò indossava le scarpette e si buttava in tutti i campetti di calcio della periferia napoletana, con il suo enorme sorriso. Dribbling ubriacanti, progressioni, invenzioni incredibili e giochetti per un funambolo che la porta l’ha sempre vista. Eccome se la vede.
PROBLEMI DI TESSERAMENTO. Sin dalla nascita dell’Afro Napoli, Dodò si è divertito ad illuminare le partite dei campionati amatoriali con l’Afro Napoli di Antonio Gargiulo, una delle prime persone a credere in lui ed a coccolarlo insieme alla grande famiglia antirazzista. Grazie a lui ed a tanti altri valorosi atleti, il club multietnico napoletano si è laureato nel 2014 campione amatoriale sia regionale che nazionale dell’AICS (prima campana a vincere) e Dodò arrivò in fretta a segnare a 100 goal, tanto da ricevere una targa. Nel frattempo l’Afro Napoli decise di intraprendere la via della FIGC ma per diversi ragazzi, tra cui Dodò, la F.I.G.C. rigettava sempre il tesseramento. Mentre lui continua a fare goal con la squadra amatoriale dell’Afro Napoli, in campionato arriva la scalata dalla Terza Categoria alla Prima Categoria in due anni senza il suo asso.
DA SCONOSCIUTO A STELLA. Finalmente il tesseramento va a buon fine ma quando Dodò è pronto a vincolarsi, arriva la chiamata da parte dell’Isola di Procida. Il ds Nicola Crisano lo aveva intravisto in una partita dell’Intersociale e lo convince a giocare in Eccellenza. Dodò ricambia con oltre dieci reti (indimenticabile la doppietta al “Giraud” contro il Savoia”) e prestazioni con voti altissimi: tutta la Campania è sorpresa dalle gesta di quello che fino a pochi mesi prima era un emerito sconosciuto. Sull’isola di Arturo esplode letteralmente per due anni, poi all’approdo dell’Afro Napoli in Promozione non può dire di no, così contribuisce al salto in Eccellenza. Con l’Afro (ora Napoli United) sigla trenta goal tra Promozione ed Eccellenza: numeri che non passano inosservati a diversi talent scout.
L’ESPLOSIONE. Tra tanti, l’uomo mercato napoletano Antonio Governucci (poi divenuto suo procuratore) gli propone la Serie A maltese, la Premier League, così Dodò non ci pensa due volte ed accetta l’Hamrun Spartans nell’estate del 2019. Al primo anno assimila l’assetto diverso ma è in questa stagione che l’attaccante africano diventa una stella a Malta, con 13 goal in 23 presenze. E’ lui uno dei principali artefici del grandissimo campionato della compagine rossonera che, in attesa della ripresa del campionato causa Covid-19, sogna di vincere il campionato. Nel frattempo è arrivata la convocazione, insperata fino a qualche anno fa, con la Nazionale Capoverdiana: di fronte si troverà il Camerun difeso dal portiere dall’Ajax Andrè Onana. L’atleta non sta più nella pelle per un momento che è il più alto della sua carriera. L’emozione di vestire la maglia del suo Stato non ha eguali, ancor di più per lui che ha fatto del calcio una vita senza frontiere.