CASERTA – Nella sala stampa dello stadio “Pinto” il tecnico Federico Guidi parla della gara di domani con la Virtus Francavilla analizzando la sconfitta con la Turris: “Siamo mancati soprattutto nell’ultima partita nelle cose che avevano sempre messo in campo anche nelle difficoltà: concentrazione, voglia, spirito di crederci sempre. A Torre del Greco abbiamo sbagliato tutti quanti la partita, ho fatto “mea culpa” insieme al mio staff, ci sono tante responsabilità perché non siamo stati bravi a far passare un certo tipo di messaggio. Quello che vogliamo è dare una sterzata a quello che non può venir meno, l’atteggiamento, poi dobbiamo costruire la nostra partita e i nostri principi di gioco, attraverso questo possiamo raggiungere risultati positivi. Ciò che non deve più mancare a nessuno è l’atteggiamento, solamente così possiamo portare in alto la Casertana”.
La gara d’andata. “La partita dell’andata rappresenta lo spirito di ogni singolo calciatore, c’era la tranquillità e la voglia di combattere su ogni singolo pallone come se stessimo giocando la gara della vita. I ragazzi furono eccezionali nell’atteggiamento che abbiamo rivisto nelle singole difficoltà che abbiamo attraversato in questo percorso. I ragazzi hanno dentro questa voglia di fare e lo abbiamo visto nel percorso, è una cosa che appartiene ad ognuno di loro e quindi sono convinto che sia stato solo un passaggio a vuoto a Torre del Greco”
Situazione infortunati. Punto della situazione sugli infortunati rossoblù: “Del Grosso è completamente recuperato e non abbiamo voluto correre il rischio sabato, potevamo rischiare di perderlo più a lungo, Castaldo si è riallenato, ma accusa ancora fastidio. È un’infiammazione al ginocchio che è estremamente fastidiosa, gli crea dolore, è nel gruppo squadra, ma difficilmente può scendere in campo. Per Bordin siamo sempre in attesa che questo callo osseo si formi, la frattura non era banale e dovrebbe risolversi in tre mesi (siamo già a due mesi e mezzo), siamo agli sgoccioli. Mentre per Izzillo il primo esame era stato fin troppo positivo che aveva minimizzato la cosa, ci vorrà un po’ di tempo per recuperarlo”.
Sulla “strigliata” dopo la Turris. “Mi auguro che i calciatori abbiano recepito il messaggio, in caso negativo devo farmi delle domande. Ai ragazzi non manco mai di rispetto, nel bene e nel male dico loro ciò che penso, se non sono riuscito ad entrare nella testa in questi giorni devo farmi delle domande. Però penso che hanno grande voglia di mettere in campo ciò che hanno dimostrato perché è solo così che si raggiungono risultati positivi e solo così si può diventare giocatori ambiziosi”.
Il nostro percorso. “Prima dell’Avellino, abbiamo vinto a Catanzaro sapendo soffrire la loro forza e veemenza tenendo botta. Mi piace analizzare i lunghi periodi, da quando siamo rientrati a gennaio abbiamo mancato pochissimi appuntamenti e mi auguro, e voglio sperare, che quello di Torre del Greco sia solo un passaggio a vuoto che ci può stare in un percorso di crescita. E soprattutto, dico forse, forse la vittoria di Catanzaro ci ha fatto fare il passo verso la presunzione piuttosto che verso la consapevolezza e non deve succedere. Questo bagno di umiltà che abbiamo fatto tutti quanti, io in testa, penso che lo abbiamo capito, loro sanno che è la prima volta che non ho in testa la formazione che schiererò domani. Non ho problemi a dire che sceglierò non in base alla strategia di gara e alle loro conoscenze tecnico-tattiche, ma valuterò i comportamenti extra-campo e soprattutto quello che i loro occhi riusciranno a trasmettermi”.
I tifosi. Sui social c’è grande entusiasmo intorno alla squadra: “Questo ci da grande forza e grande orgoglio, ci dà la spinta per fare qualcosa in più. Ho fatto rivedere il nostro percorso in questi giorni: siamo partiti male, poi abbiamo reagito con buone prestazioni senza risultati e fuori i tifosi iniziavano a storcere il naso, abbiamo vissuto il Covid, il fatto delle scarpette e magliette rubate. Poi dopo i tifosi sono venuti a incitarci prima della gara di Terni, quella pressione che erano riusciti a trasmetterci siamo riusciti a trasformarla in entusiasmo. Loro devono vivere ogni momento con quello spirito che ha creato entusiasmo in città, vuol dire che abbiamo trasmesso qualcosa di importante e ci deve accompagnare sempre. Se non lo facciamo, stiamo sbagliando qualcosa o per lo meno siamo poco sensibili verso la maglia che indossiamo, queste cose non vanno fatte. Gli errori fanno parte di un percorso e ci stanno, l’importante è capirli e dare qualcosa in più per fare sempre delle prestazioni positive.”