Nel corso di Zona Rossoblù lunedì sera, è intervenuto il doppio ex Davide Ricci. Il bomber ha ricordato le esperienze con rossoblù e corallini parlando però anche del presente. “E’ stata la mia prima grande società che mi ha dato la possibilità di arrivare poi a grandi livelli. La mia carriera la devo alla Casertana e in particolar modo a Giovanni Bagni che mi scelse quando ero giovane e feci il provino con la Casertana. Ricordo il presidente Farina, il direttore Fedele e mister Materazzi che puntava molto sui giovani dandomi sempre fiducia. Sono sempre stato un grande lottatore, non mi risparmiavo mai, ero un calciatore a tuttocampo ed ebbi la fortuna di giocare con calciatori che oggi difficilmente si trovano. Non dimentico Caserta perché è stato un grandissimo trampolino di lancio. E a distanza di trent’anni quando tornai al Pinto mi vennero i brividi a rivedere le foto dell’epoca. Emozioni uniche. Di Caserta non dimentico nulla ma in particolar modo quel gol a Castellammare contro il Messina. Fu il gol della svolta per la mia carriera. L’unico mio rammarico è non aver vinto con la maglia rossoblù, sarebbe stato il coronamento di un sogno. A Torre arriva molto più esperto, vinsi un campionato e anche quella era una piazza caldissima. Molto calda, esigente e affamata di vittorie. Due club blasonati che da sempre sono nel mio cuore anche perché parliamo di squadre del sud, di un calcio d’altri tempi e dispiace vedere oggi gli spalti vuoti. Sarebbe stato un colpo d’occhio eccezionale per la C. Chi vince? Domanda difficile, non fatemi essere cattivo. Un pari per entrambi così ripartono. La Turris avrà il nuovo allenatore ma difronte ci sarà una Caserta tosta che se registra un po’ la difesa può salire ancora. I falchetti vorranno riprendersi dal ko con l’Avellino e perciò credo che sarà una bella sfida. Un pari sta bene ad entrambe”.