RIFORMA DELLO SPORT. Spadafora: “Approvati i decreti, è la strada per il cambiamento”



L’ex ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora

ROMA – Meno di 48 ore alla scadenza di una “occasione unica per il mondo dello sport”: a parlare in questi termini è l’ex Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, e l’oggetto della discussione è la tanto agognata “Riforma dello Sport”, un sistema composto da cinque decreti che rappresenterebbero un grande passo in avanti sotto alcuni aspetti per quello che è lo sport a livello anche, e soprattutto, agonistico. Una serie di decreti che vanno visionati dalle Commissioni Cultura di Camera e Senato prima di giungere al parere definitivo del Consiglio dei Ministri.

IL RISCHIO. A due giorni di distanza dal termine della delega, tarda ancora ad arrivare l’assenso alla riforma, di cui Spadafora afferma: “Cinque decreti sui quali per un anno abbiamo discusso con tutte le componenti, a tutti i livelli, per arrivare a un risultato condiviso e che rappresentasse davvero un avanzamento sociale e culturale. Sono norme innovative che riguardano molti temi, a partire dal professionismo femminile, dalla possibilità per i paralimpici di entrare nei corpi civili e militari, e soprattutto diritti e tutele che diano finalmente la giusta dignità ai lavoratori dello sport. I decreti sono stati votati in Consiglio dei Ministri, hanno avuto l’intesa nella Conferenza Stato Regioni, e sono ora in Parlamento per il parere delle Commissioni Cultura di Camera e Senato: erano previste in questi giorni, ma a causa della crisi le riunioni sono state sconvocate. Dopo il parere delle Commissioni andranno portati nuovamente in Consiglio dei Ministri per il via libera definitivo che deve arrivare entro e non oltre il 28 febbraio, altrimenti la delega scadrà ed il mondo dello sport perderà una occasione unica. Mi auguro che la prossima settimana le Commissioni possano esprimere il proprio parere, mi appello ai deputati e ai senatori che ora hanno la responsabilità di portare a termine nei tempi previsti un percorso importante”.



CHE SUCCEDE ORA. Adesso la patata bollente passa tra le mani del Presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha assicurato un “pronto intervento al fine di approvare nei tempi previsti tali decreti”. Per chi vive lo sport da fuori, ma soprattutto per chi ci lavora a stretto contatto, ora non resta che aspettare gli esiti di quella che si preannuncia essere una vera e propria corsa contro il tempo.


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