SANTA MARIA CAPUA VETERE – Per la terza volta Nello Di Costanzo varca il portone d’ingresso del “Mario Piccirillo” di Santa Maria Capua Vetere ed inizia la sua avventura 3.0 con il Gladiator. Acclamato da quella piazza che lo osanna, qualsiasi sia la generazione di tre ventenni consecutivi. Arrivò inizialmente che aveva 21 anni nel 1982, poi tornò da allenatore a 40 anni nel 2001 ed ora a quasi 60 anni, si affaccia di nuovo all’ombra dell’Anfiteatro, per risollevare una piazza che tanto ha bisogno di un condottiero che la trascini alla salvezza.
IL PRIMO APPROCCIO. Ed il primo allenamento dopo il suo ri-approdo non poteva che essere svolto nell’impianto di via Martiri del Dissenso, dove la squadra ha avuto il primo contatto con il nuovo trainer. Primo discorso motivazionale ai calciatori e poi dritti in campo, con le valutazioni del caso che saranno svolte nel corso dei primi giorni. Secondo quanto trapela, la società si muoverà sul mercato se l’allenatore di Acerra lo riterrà opportuno, in base a quelli che sono gli interventi mirati per rafforzare la rosa.
LE PRIME PAROLE. Il presidente Giacomo De Felice ha fatto di tutto per convincerlo, puntando sul nome forte voluto dalla piazza (la famiglia Aveta puntava su altri profili). E di fatti l’ex allenatore di Messina e Venezia è stato travolto dall’entusiasmo della tifoseria sammaritana: un grande stimolo per il suo ritorno: “Sono contento che sia rimasto questo affetto nei miei confronti da parte della piazza e della tifoseria. Per me è la terza volta a Santa Maria Capua Vetere. La mia prima volta fu da calciatore, rimasi quattro anni e vincemmo un campionato di Serie D. Dopo diciotto sono tornato ed abbiamo rivinto la Serie D. Da allora sono trascorsi vent’anni ma è come se fosse la prima volta, pur conoscendo l’ambiente. C’è la consapevolezza che, se le cose vanno in un certo modo, si può riscaldare il calore della tifoseria che speriamo quanto prima possa tornare allo stadio a sostenerci“.
IL MERCATO. Non solo sul piano atletico ma anche su quello psicologico si soffermerà il trainer campano, su un gruppo reduce da dieci risultati senza vittoria e da una situazione di classifica a dir poco precaria: “C’è da lavorare molto. Quando da tanto tempo non si ottengono delle vittorie, è normale che il morale si abbassi un po’. Io tenterò innanzitutto di far ritrovare stima e fiducia in sé stessi, sono convinto che pian piano la squadra si risolleverà. Ora è presto per fare analisi sulla rosa. Con la società faremo delle valutazioni, il mercato è ancora aperto. Nel frattempo sono curioso di vedere all’opera giorno per giorno questi ragazzi. Molti di loro sono all’altezza della categoria e vogliono dare il loro apporto, ma se c’è bisogno di interventi, la società è pronta“.
IL MORALE. Infine Di Costanzo ringrazia e saluta l’allenatore che lo ha preceduto, Clemente Santonastaso, dimostrando la sua grande signorilità: “In questo momento abbiamo delle difficoltà logistiche per i campi di allenamento. Ognuno deve tirar fuori il meglio da sé stesso. Ho visto all’opera la squadra in diverse occasioni, talvolta non meritava la sconfitta o il pareggio. Sottolineo il lavoro di chi mi ha preceduto, con i suoi collaboratori, ma purtroppo come è successo anche a me in passato, quando non vengono i risultati si deve cambiare. Mi fa piacere salutarlo e ringraziarlo, si vede che i ragazzi sono mentalizzati ad un certo tipo di lavoro ed alla professionalità. Io aggiungerò quel quid di competenza ed esperienza per compiere un’impresa per salvarci. La società è ambiziosa, speriamo di tutti per un futuro che dia molti più successi a questa piazza“.