NAPOLI – La dinastia dei casertani del Napoli ha un nuovo erede. A sette anni e mezzo di distanza dall’annuncio del ritiro di Gianluca Grava (il 26 gennaio 2013), il baby bomber Antonio Cioffi interrompe un periodo di ‘assenza’ e riporta la “casertanità” all’interno dell’ambiente azzurro. In questi anni i due marcianisani Camillo Ciano ed Antonio Negro, prodotti del vivaio, hanno sfiorato l’esordio nel massimo palcoscenico italiano, sedendo solo in panchina.
I DUE CASERTANI. A differenza loro l’atleta cresciuto nella Oasi Sanfeliciana ha esordito contro la Fiorentina, con Rino Gattuso che sta credendo in lui e gli ha regalato i primi scampoli di partita. Il baby bomber classe 2002 è solo l’ultimo di una lista di calciatori nati e cresciuti in Terra di Lavoro che ha debuttato con la maglia azzurra in Serie A. Categoria che al momento condivide con Pietro Terracciano, portiere di Arienzo che milita nella Fiorentina.
LA DINASTIA. Capostipiti restano Raffaele Di Fusco, portiere di Riardo, e Giuseppe Volpecina, difensore di Caserta, che negli anni ’80 fino agli inizi dei ’90 hanno giocato al vecchio stadio “San Paolo”, tra i protagonisti dei successi degli scudetti ed in Coppa Uefa. Proprio Volpecina è stato tra gli scopritori di Cioffi in un torneo a Caserta. Una sorta di ‘incoronazione’ per il ragazzino di Talanico (frazione di San Felice a Cancello) che, negli anni del vivaio azzurro, ha giovato degli insegnamenti dei casertani Gianluca Grava (responsabile del settore giovanile) e Massimo Carnevale (allenatore dell’Under 17 Nazionale, con cui è sbocciato definitivamente il suo talento). Una storia bellissima che conferma quanto illustri figure di Terra di Lavoro siano stati fondamentali nel percorso di crescita del nuovo orgoglio casertano Antonio Cioffi.