LA SPEZIA – Nella classifica marcatori dietro di lui scorrono i nomi di goleador del calibro di Edin Dzeko, Fabio Quagliarella, Duvan Zapata, Domenico Berardi e Lorenzo Insigne. Basta questo per capire che impatto abbia avuto in Serie A M’Bala Nzola, attaccante franco-angolano nato a Troyes nel 1996, che da due stagioni fa la fortuna dello Spezia. Sono otto le reti segnate in dodici partite: dalla doppietta siglata al Benevento il 7 novembre il colosso non si è fermato più e ieri, allo stadio “Diego Armando Maradona” di Napoli, ha avuto la sua consacrazione. In due mesi è cambiata totalmente la sua carriera.
I SACRIFICI. Di strada e di sacrifici ne ha compiuti tanti, senza mai voltarsi indietro, ma sempre con la speranza che il suo sogno di diventare un calciatore potesse diventare realtà. Dopo aver lasciato nel 2014 la Francia in direzione Portogallo, esattamente Academica, ha siglato 7 goal in 25 partite con la Sertanense quando aveva da poco superato la maggiore età. Così, con il procuratore Didier Pingisi prova ad imporsi in Italia. Prima svolge un torneo con la Cremonese che però lo ritiene ancora inadatto al calcio italiano, poi viene scartato dal Perugia e dall’Avellino. Si parla anche di un suo interessamento della Casertana nel 2016 (all’epoca il presidente era Pasquale Corvino mentre il socio di maggioranza era Giovanni Lombardi), ma lo stesso procuratore rivela che “Lo voleva la Casertana, ma il ds Luca Pensi ebbe problemi con la società e non se ne fece niente. M’Bala era a pezzi, pensava fossero segni, ma alla fine di luglio Francesco Montervino mi chiamò suggerendomi Francavilla”.
IL RETROSCENA. Il presidente della Virtus Francavilla Antonio Magrì conferma e racconta come riuscì a ingaggiare Nzola, quando il calciatore era un perfetto sconosciuto nel 2016: “Arrivò da noi in prova. Precedentemente, era stato scartato da Perugia, Avellino e Casertana. A noi invece fece subito un’ottima impressione e nel corso della prima amichevole estiva fu schierato in campo a gara in corso. Fummo costretti a cambiarlo 15 minuti dopo. Perché non era ancora sotto contratto e in 15 minuti impressionò tutti gli osservatori presenti sugli spalti. Per evitare che potesse dare ancora nell’occhio decidemmo di sostituirlo e il giorno dopo gli facemmo firmare un contratto triennale. In quella stagione realizzò 12 reti“.
L’ESPLOSIONE. Nel club neopromosso nel professionismo avvenne la svolta della sua carriera, di fatti l’anno seguente lo acquista il Carpi. In Serie B però è ancora acerbo, così dopo 0 reti in 14 match, riscende in Serie C con il Trapani, con cui segna 8 in due stagioni(due goal anche alla Casertana CLICCA QUI PER LEGGERE). In Sicilia conosce Vincenzo Italiano che se lo porta allo Spezia nell’estate del 2019 tra i cadetti. Al primo colpo contribuisce alla promozione in Serie A e in estate, dopo il fallimento del Trapani che deteneva il suo cartellino, i liguri lo hanno messo sotto contratto. Un grande affare a parametro zero, considerando l’esplosione dell’attaccante che, a ventiquattro anni, sta siglando goal a raffica. Ieri al “Maradona” è stato votato come migliore in campo dalla stampa, nel successo in rimonta a cui ha contribuito con il rigore del pareggio. Ora è attenzionato da tanti club europei e può ambire a grandi palcoscenici, ma ogni tanto M’Bala si volta indietro e pensa a quel 2016, quando arrivò in Italia e nessuno lo riteneva adatto. Di strada ne ha fatto e si è preso la sua rivincita.