Un almanacco del calcio diverso dal solito, dove le squadre diventano un pretesto per conoscere, anzi “gustare” è proprio il caso di dire, le città delle quali sono espressione. Lo si può intuire già dal titolo “Italia Foodball Club”, dal nome di un format collaudato che l’autore porta avanti da tempo. Storia, sport e prodotti tipici: Vito Romaniello ha messo insieme i tre campionati professionistici del pallone in una maniera nuova e originale. “Con internet, statistiche e dati riferiti a calciatori e partite li trovi ovunque – spiega Romaniello – ho cercato di guardare il campionato con gli occhi dell’inviato o del tifoso, proprio nel momento in cui non è possibile andare in trasferta. La partita diventa il pretesto per una gita e anche per scoprire le bontà del posto in cui ci si trova. Ecco allora i menù di ogni città del pallone, dal Piemonte alla Sicilia. Ho voluto indicare un po’ di riferimenti storici delle società, dall’anno di fondazione ai simboli, ai colori sociali, ai piazzamenti ottenuti nel terzo millennio. Ci sono anche molte foto e… una pizza consigliata per ogni piazza di A. Insomma, vogliamo offrire spunti che possano incuriosire non solo gli appassionati di sport, magari stimolando la ricerca dei tanti aspetti che rendono unica e affascinante la nostra Italia. Fra chi ha sostenuto l’iniziativa editoriale ci sono diversi consorzi, quell’insieme di uomini che si adoperano per difendere e diffondere le tradizioni dei territori”.
Il libro si può consultare al link https://issuu.com/varesesport/docs/ifc_2021_4e951050dd5d5f
Quindi la storia di una città è legata a quella della propria squadra…
“La squadra indossa i colori della città e comunica all’esterno la propria storia, allo stesso tempo alimenta il senso di appartenenza in casa propria. Il calcio può diventare il motivo per scegliere una destinazione dove rimanere qualche giorno, prima o dopo la partita. Dal mare alla montagna, dal lago alla collina, in mezzo alla natura o in uno dei borghi più belli d’Italia: ecco un pretesto per riscoprire il nostro immenso patrimonio culturale e naturale. Lo sport deve essere inteso pure come marketing territoriale. Sfogliare questo almanacco può offrire spunti per programmare un viaggio, quando i confini tra le regioni saranno nuovamente aperti. Ottima cucina, specialità e buon vino in un percorso che può diventare anche dei sensi”.
A introdurre i tre campionati professionistici ci sono pagine di storia…
“Promozioni e retrocessioni dall’introduzione del girone unico (1929-30) a oggi, con i migliori marcatori di ogni campionato e annata. Leggere quei nomi fa riavvolgere il nastro del tempo e permette di rivivere partite e momenti che fanno parte della nostra vita. Il fascino dei colori delle maglie e della storia che si portano dietro. Il calcio è anche e soprattutto questo, per la gente comune e per i giocatori. Ce ne stiamo accorgendo in questi mesi, vedendo in televisione partite senza pubblico, stadi con spalti grigi e silenziosi”.
Perché lo ha definito un regalo per il 2021?
“Perché non costa nulla e lo vogliamo offrire a chi si trova bloccato a casa. È stato impaginato per essere facilmente consultabile dal telefonino, quindi basta una leggera pressione del dito sul link e si può sfogliare liberamente. È un modo per rispondere alla pandemia e all’isolamento che ha provocato. Immagino uno scambio di commenti fra amici, anche via messaggio, scaturito dal ricordo di una annata sportiva o dall’indicazione di un piatto tipico e che magari si vuole provare a riproporre a casa”.
Il libro si può consultare al link https://issuu.com/varesesport/docs/ifc_2021_4e951050dd5d5f