UN FIUME IN PIENA. Pellegrino: “De Stefano? Si era dimesso ma ho detto no. Il Taranto non si è comportato bene con l’Aversa”



Guglielmo Pellegrino, presidente del Real Aversa

AVERSA – In seguito alla partita con il Molfetta, il presidente Guglielmo Pellegrino ha parlato in una conferenza stampa di quella che è la situazione attuale all’interno dello staff normanno, e soprattutto del ricorso presentato alla Federazione per quanto concerne una presunta irregolarità riguardante la lunghezza del terreno di gioco del “Teresa Miani” di Ginosa.

DE STEFANO RESTA. Il primo argomento trattato durante la conferenza riguarda la permanenza di Antonio De Stefano sulla panchina del Real Aversa: “In seguito al match con il Taranto l’allenatore De Stefano aveva annunciato le dimissioni, in seguito a qualche differenza di vedute tra membri dello staff: io non gliel’ho permesso e anzi, gli ho reso chiara la mia volontà di farlo restare, perché la squadra gioca bene e non posso mandar via un tecnico che dal punto di vista tecnico fa rendere bene gli uomini che gli ho messo a disposizione”.



IL MATCH CON IL TARANTO. Stangata del giudice sportivo in seguito alla partita col Taranto, con l’espulsione di Cassandro e 2,500.00 euro di multa a causa di vari tafferugli avvenuti all’interno degli spogliatoi. Questa la versione del presidente Guglielmo Pellegrino: “Premesso che nutriamo un forte rispetto per la città di Taranto e i tifosi della squadra, la diatriba è nata in quanto il terreno da gioco del “Teresa Miani” di Ginosa, che ricordiamo essere solitamente adibito per l’Eccellenza, presenta delle misure irregolari. Come se ciò non bastasse abbiamo ricevuto offese dal presidente della squadra avversaria, io stesso sono stato additato come camorrista ed invitato a tacere per evitare conseguenze: non accetto soprusi né tantomeno l’arroganza, e chiaramente è scattata la reazione”.


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