SANTA MARIA CAPUA VETERE – Murió Diego Armando Maradona. Ieri 25 novembre 2020, intorno alle 17.30, con queste parole El Clarin, celebre giornale argentino, ha dato la notizia, per primo, della morte del calciatore più forte di ogni tempo. In un pianto commosso tutta la Campania si è fermata a ricordare l’uomo che più di tutti l’ha riscattata agli occhi del resto d’Italia. Le sue giocate resteranno in eterno per tutti, anche per i tanti tifosi provenienti da Terra di Lavoro che andavano ogni domenica allo stadio “San Paolo” per assistere ai goal, agli assist ed alle invenzioni di un funambolo fantasioso: el barillete cosmico.
L’AMICHEVOLE. Tra queste resta indelebile nella storia dei tifosi sammaritani l’amichevole disputata il 13 dicembre 1984 allo stadio “Mario Piccirillo” di Santa Maria Capua Vetere contro il Gladiator. Prima dell’inizio del test che fu denominato “Memorial Piccirillo”, il Pibe de Oro è stato fotografato da un raccattapalle mentre palleggia di tacco, mettendo in mostra tutta la sua elasticità muscolare (tante le foto che immortalano quella giornata). Ad ogni tocco, il campione argentino elettrizzò gli oltre 4mila spettatori presenti che applaudirono i suoi gesti di alta classe. Neanche uno spillo sarebbe caduto a terra nello stadio gremito in ogni ordine di posto, in quel pomeriggio invernale, per assistere alla partita contro quel Napoli che arrivò all’ottavo posto in classifica a fine anno, allenato da Rino Marchesi, ed impreziosito oltre al D10S da Bertoni, Ferrara, Bagni e da due calciatori che poi in seguito hanno fatto parte della storia del Gladiator: Giuseppe Bruscolotti ed Antonio Carannante.
IL GLADIATOR. A contrastarlo per l’intera gara una squadra indimenticata a Santa Maria Capua Vetere, costruita dall’allora proprietà Vollero nella stagione 1984-1985: fu la storica famiglia sammaritana ad organizzare l’amichevole in virtù degli ottimi rapporti con Corrado Ferlaino. Era il Gladiator di Di Baia, Caneschi, Elefante, Cappiello, Massaro, Veglia, Di Costanzo, Lamanna, Riviello, Carannante, D’Agostino, Buono e dei giovani Di Rienzo, Merola e Tabacchino, magistralmente diretti dall’allenatore Franco Villa. Durante la partita, che finì 0-3 per i partenopei, Diego Armando Maradona emozionò i tifosi con un goal bellissimo: una serpentina delle sue, dribbling su cinque avversari prima del goal che scatenò il Piccirillo. Ne seguì anche un’altra rete, di testa, in uno stadio che allora era impreziosito dalla copertura del settore locali.