VIDEO – CERBONE-CASERTANA AMORE VERO. “Le emozioni provate con i rossoblù sono indescrivibili. La crisi? Ecco come uscirne e vi svelo il mio sogno nel cassetto”



Raffaele Cerbone ai nostri microfoni

Mercoledì a Santa Maria Capua Vetere si è rivista una vecchia conoscenza del calcio casertano, Raffaele Cerbone. Con il tecnico dell’Arzachena abbiamo parlato del suo passato con la Casertana e il momento difficile dei rossoblù.

Sei tornato in provincia di Caserta dopo esserci cresciuto come uomo e come calciatore. Sette anni nella Casertana che non si dimenticano.



“Tornare a Caserta è sempre una fortissima emozione. Non è la solita frase fatta ma è un’emozione vero. Lo è sempre stata e lo sarà sempre. Sono cresciuto a Caserta, gli devo molto come calciatore e uomo. Abitavo letteralmente nello stadio, ero giovane e non ho mai dimenticato quel periodo meraviglioso. Ogni domenica chiedo il risultato perché sono rimasto attaccato a colori che mi hanno dato tantissimo”.

Cerbone e Grudina in pullman durante una trasferta (Si ringrazia Enzo Di Nuzzo)

I goal, le soddisfazioni personali l’esordio in prima squadra tanti allenatori con cui hai condiviso momenti belli momenti brutti. Sicuramente la promozione in B e tra quelli indimenticabili della tua carriera.

“Il percorso è stato lungo fatto di grandi gioie ma anche delusioni. Il giorno in cui abbiamo battuto il Monopoli me lo porto dentro e resterà indimenticabile. Io che ho vissuto anche i momenti difficili con le pressioni dell’ambiente, la voglia di vincere della dirigenza, vincere a Caserta in quel modo è qualcosa di straordinario. Un’ora e mezza prima della partita vedevo lo stadio pieno e mi venivano i brividi. Qualcosa di eccezionale e a distanza di quasi trent’anni non dimentico. Io sono davvero tifoso della Casertana e soffro quando le cose non vanno bene. Quando provi qualcosa di forte per una piazza come questa vorresti vederla sempre in alto”.

Nel ‘91 addirittura doppietta al Bologna di Nedo Sonetti anche se a fine campionato le cose andarono male ma fu il trampolino di lancio per la tua carriera importante da calciatore.

“Fu una partita storica per tutti noi. La mia doppietta al dall’Ara, con tantissimi giovani in campo contro un Bologna che era davvero forte. Vincemmo 3-2 e ricordo che scrivemmo davvero la storia con la gioia dei tifosi, la festa a fine partita con i tifosi presenti in trasferta, gli abbracci con mister Materazzi e il presidente Cuccaro. Chi se lo potrà mai dimenticare”.

Dopo la Casertana a Venezia e poi in giro per la serie B vincendo anche la classifica marcatori con il Chievo. Quindi l’esordio in A con l’Empoli. Raffaele Cerbone è stato un grande attaccante che però non ha mai smesso di ricordare o rinnegare le proprie origini. Ti sei trasferito poi in Sardegna allenando diversi club dell’isola però sappiamo che hai un sogno nel cassetto.

“Non potrei mai rinnegarle e sarebbe grave se lo facessi. Ora che faccio l’allenatore il mio sogno nel cassetto è poter allenare un giorno la Casertana. Non è presunzione ma la volontà, la voglia di allenare i rossoblù. Non so quando e se succederà, ma questo è il mio desiderio, la mia speranza e ci credo. Ho giocato in grandi club vinto campionati e segnato tanti gol, ma quello che mi ha dato Caserta…”

Cerbone al tiro contro il Monopoli nel 1991

La Casertana vive un momento delicato non esaltante come i primi anni dopo il ritorno in serie C. In un momento difficile per tutti tu cosa ti senti di dire ai tifosi rossoblù.

“Dico di stringersi intorno alla squadra e remare tutti nella stessa direzione. E’ un calcio diverso rispetto a qualche tempo fa. C’è bisogno forse di più tempo per recepire le idee dell’allenatore anche perché il tifoso casertano è ambizioso, esigente e l’ho provato anche sulla mia pelle, ma bisogna sapere aspettare, attendere e dare fiducia a chi opera sul terreno di gioco”.

Chiudiamo con i ricordi. Se ti diciamo Casertana la prima cosa che ti viene in mente qual è e se ti diciamo il goal più bello o importante della tua carriera quale stato.

“La gioia. La Casertana mi ha dato la possibilità di diventare quello che ho sempre sognato di farlo. Mi ha fatto diventare calciatore e sarò riconoscente per sempre a chi ha creduto in me, a un posto in cui mi sono trovato bene e perciò la Casertana è  emozione allo stato puro. E non lo dimenticherò finchè vivrò”.

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