Una stagione alla Casertana nelle vesti di team manager in cui ha avuto modo di farsi apprezzare come uomo e dirigente. Eugenio Galasso, dopo aver lasciato il club, sta decidendo il proprio futuro. Sempre nel calcio perché la sua è una passione innata. Dopo le giovanili nel Savoia, ha deciso di proseguire la sua avventura in questo sport intraprendendo la carriera dirigenziale. Ha iniziato proprio a Torre Annunziata, poi due anni in C con la Paganese prima dell’arrivo un anno fa all’ombra della Reggia. “Ma da parte di mia madre – dice – sono una famiglia di calciatori. Lei è una Ranieri e probabilmente tutti ricorderanno mio zio Bruno ex Casertana, Reggina e Sambenedettese tra gli altri. Il calcio per me è emozione, gioia e tanta passione”.
Prima di pensare al domani però, Galasso si volta indietro riavvolgendo il nastro di una stagione mai conclusa. “Come ha detto mister Ginestra, purtroppo non abbiamo potuto concludere un lavoro splendido iniziato con grande entusiasmo e armonia. Eravamo un gruppo tecnico molto compatto e abbiamo fatto qualcosa di incredibile considerando tutte le difficoltà. A Caserta ho incontrato tifosi veri e persone che hanno apprezzato davvero prima l’uomo e poi il professionista. Devo dire grazie a tutta la redazione di Sportcasertano per la straordinaria vicinanza dimostratami. E’ bastato incrociarci con alcuni giornalisti per pochi secondi nei corridoi dello stadio o in ritiro a Roccaraso per stimarci e apprezzarci. Sono queste le cose belle del calcio e di certo mi resta anche questo della mia esperienza in rossoblù”.
Su ciò che arriverà domani ammette: “E’ vero si sono alcune società interessate e mi fa piacere perché significa che apprezzano il mio lavoro. Quando decisi di andare via ho ricevuto la telefonata di ogni singolo calciatore della Casertana che ha voluto manifestare l’affetto nei miei confronti. Amo questo sport ed è nel mio dna, ma quando poi arrivano attestati di stima da addetti ai lavori e calciatori allora è davvero tutto più bello. Non so ancora dove andrò ma sono carico e non vedo l’ora di ricominciare. Il calcio fa parte della mia vita e in questi giorni valuterò il futuro”.