Come tutti sto vivendo questo periodo cercando di tenermi costantemente aggiornato sull’evolversi del contesto. Confesso che in un primo momento (febbraio n.d.r.) non credevo che la situazione fosse così grave, ma con il passar del tempo la preoccupazione è cresciuta, sentire che ogni giorno stanno morendo centinaia di persone fa un certo effetto. Piena solidarietà a tutte quelle categorie di persone e lavoratori che sono gioco forza costretti a lavorare in ambienti ad alto rischio. Tutti noi vorremmo svegliarci da questo incubo che ha stravolto il nostro modo di vivere e che sta causando gravi conseguenza all’economia del paese, ma in generale di tutto il pianeta. Ieri il Presidente dl Consiglio Conte ha comunicato che il 18 maggio p.v. gli atleti professionisti di sport di squadra potrebbero tornare ad allenarsi, questa è sicuramente una bella notizia. Ma per il mondo dei dilettanti ancora non si conosce una data certa. A mio avviso le condizioni per riprendere i campionati non ci sono e tantomeno ci potranno essere in breve tempo. Pensare di giocare dopo il 30 giugno per i dilettanti è pura utopia. Come regolarsi per le promozioni e le retrocessioni? Il discorso è molto ampio la soluzione che mi sento di proporre è questa, tenuto conto della cristallizzazione delle classifiche: 1) Vittoria del campionato assegnata alla prima classificata di ogni girone; 2) A partire dal mese di settembre (o comunque quando ci saranno le condizioni per riprendere in sicurezza) FASI PRELIMINARI dei Campionati durante le quali la 2^, la 3^, la 4^ e la 5^ di ogni girone si sfideranno per la conquista dell’ulteriore promozione; 3) Per quanto riguarda le retrocessioni, eccezion fatta per le squadre ultime e già matematicamente retrocesse, i club posizionati al penultimo, terzultimo, quartultimo e quintultimo posto una volta superata la verifica dei requisiti (in particolare di quelli economici, nonché della disponibilità del campo etc..) per la partecipazione al campionato della categoria di appartenenza, sarà concesso una sorta di WILD CARD per l’ammissione al campionato. Resta inteso che I campionati avrebbero inizio presumibilmente ad ottobre, con conseguente modifica dei termini per il periodo dei trasferimenti dei tesserati. A tal proposito, durante questo periodo è emerso in modo straripante la criticità collegate al sommerso mondo dei rimborsi di calciatori e tecnici. Sono in accordo con la proposta del responsabile AIC Campania Antonio Trovato che ha proposto il riconoscimento del tetto dei 10.000 euro. Mi permetto solo di aggiungere che a questo punto si potrebbe istituire un fondo per le il pagamento di questi rimborsi in modo tale che, oltre che in casi di impossibilità sopravvenuta come accaduto quest’anno, nel caso una società non pagasse, oltre a subire la penalizzazione e le relative ammende darebbe la possibilità al lavoratore di avere una tutela ulteriore e di non perdere i soldi. Bisogna svoltare sotto tutti i punti di vista. C’è troppa approssimazione e superficialità. Al contempo il mercato di calciatori e tecnici per il prossimo anno dovrà essere contenuto: tutti dovranno abbassare le pretese anche perché le società che potranno garantire cospicui rimborsi saranno poche, di certo quelle che potranno spendere se lo sapranno fare bene potrebbero vincere il campionato in modo più agevole del passato. Sul fronte Albanova, mi sento con diversi calciatori e con i membri dello staff: un vero peccato che il campionato si sia interrotto nel momento in cui stavamo cominciando a raccogliere i frutti del lavoro sul campo. Avremmo di certo fatto un bellissimo finale di stagione. Il futuro dell’Albanova è nelle mani della Proprietà, ma sono certo che l’idea che Casal di Principe possa avere il manto erboso in sintetico costituisce un valore aggiunto importante che potrebbe dare nuova linfa all’entusiasmo dell’ambiente. Il mio futuro non lo conosco. Con la proprietà mi sento di in tanto, a loro mi lega un rapporto di stima e di affetto al di là del calcio. Zippo mi ha chiamato a Dicembre e mi ha chiesto di dargli una mano, io non mi sono tirato indietro e per il bene della causa mi sono esposto all’inverosimile pur di ottimizzare gli obiettivi sempre con lo sguardo al bilancio. Ma questa è storia passata.
Giuseppe Vitale