Sono passati 14 anni. Troppo pochi per dimenticare perchè uno come lui è indimenticabile. Era la notte tra il 15 e il 15 aprile 2006 e Catello Mari aveva festeggiato la promozione in C1 della Cavese. Stava tornando a Castellammare, sua città d’origine, quando un colpo di sonno lo privò ai suoi cari. Ma anche al mondo del calcio campano che a 27 anni era diventato di fatto il trampolino di lancio per palcoscenici ancora più importanti. Era probabilmente destinato alla serie B dopo le due stagioni in D con la Casertana dal 2002 al 2004. Il ruolo di terzino fu una felice intuizione di Sasà Campilongo che poi lo portò a Cava de’ Tirreni e insieme stavano costruendo qualcosa di stupendo per gli aquilotti. Ma il destino è infame e spezzo la vita di un ragazzo il cui ricordo resterà indelebile. Molti tifosi della Casertana si recano ogni anno al cimitero sia nel giorno del suo compleanno (5 luglio) che della scomparsa. Segno di un legame fortissimo, indissolubile che lui riusciva a instaurare con tutte le tifoserie. Un leone in campo, un ragazzo d’oro, sempre disponibile e generoso anche fuori. Catello resterà per sempre nei cuori delle tifoserie e di chi ha avuto l’onore di conoscerlo. Ciao leone.