Tutto fermo, tutto bloccato. Il calcio italiano, ma anche quello europeo, si è fermato di fronte all’emergenza, alle morti, ai malati di questa tremenda epidemia di Coronavirus. Si fermano le partite, si fermano i campionati. Non si può fermare, invece, la passione dei tifosi. Che da un lato hanno capito tutti la difficoltà, la correttezza della decisione, tanto da spingere addirittura per non tornare neppure in campo (emblematici i comunicati degli ultras di Atalanta e Brescia, squadre dell’epicentro del contagio). Dall’altro si può, anzi si deve, continuare a sognare.
Fantasticare sul domani, fare calcoli sulla prossima stagione, su quanto sarà bello tornare insieme allo stadio, a cantare e ad abbracciarsi. Immaginare già da ora quale sarà la squadra del nuovo campionato, quali i giocatori da rivedere, da salutare o da ammirare esplodere. In Serie A, ovviamente, ma anche in Serie C, anche a Caserta. Dove ci sono veramente alcune perle. Abbiamo deciso quindi di fare una rapida rassegna sui migliori talenti dell’ultimo livello professionistico della piramide calcistica italiana, fatta di grandi nobili decadute e piccole realtà cittadine in ascesa, fatta di veterani in cerca delle ultime stagioni e diamanti grezzi pronti a mettere minuti nelle gambe. Tra in nomi da tenere in forte considerazione per il futuro c’è l’attaccante classe 1999 della Reggio Audace, la squadra nata dalle ceneri della Reggiana: Augustu Kargbo. Veloce, rapidissimo, letale. Il poster di Sadio Mané in camera, le orme di Mohamed Kallon sul suo cammino. Ha già messo a segno 8 gol e 6 assist in appena 21 presenze e ha dato prova di un grandissimo carattere. Lo stesso che ad Avellino hanno visto nel coetaneo Claudiu Micovschi, esterno d’attacco di origini rumene, che ha già messo in cassaforte 30 presenze, 4 gol e 6 assist. Niente male per un 21enne. Il suo cartellino è di proprietà del Genoa, che ci ha visto lungo e ha deciso di puntare sul mancino di questo splendido giocatore, capace di giocare sia a destra che a sinistra.
E alla Casertana? Qui tra i nomi da tenere scritti sul taccuino de futuro c’è il portierino, classe 1999, Michele Cerofolini, arrivato in prestito dalla Fiorentina. Chiuso da Lafont e Dragowski, ha scelto di fare le valigie per mettere esperienza nelle braccia: “Alban l’ho conosciuto poco e non posso quindi giudicarlo. Mentre Bartłomiej lo conosco bene ed ero certo che avrebbe fatto benissimo, aveva solo bisogno di un allenatore che gli desse fiducia. Sono felicissimo per lui – raccontava a maggio dello scorso anno. Tra un prestito da titolare fisso in Serie B o fare il secondo portiere nella Fiorentina non saprei cosa scegliere. Forse per un giocatore giovane come me sarebbe meglio andare a farsi le ossa altrove per arrivare ancora più pronto alla Serie A”.
Gli altri gioielli, invece, si chiamano Salvatore Santoro, inamovibile con 29 presenze, ed Emanuele Adamo, ala destra dalla gran tecnica. Il futuro è loro. E speriamo che possa arrivare presto.