QUARANTENA FINO AL 14 APRILE. Un mese e mezzo senza campo, quanti rischi per i calciatori. E se prolunga ancora…



CASERTA – Come ormai noto a tutti, la regione Campania, nella figura del presidente Vincenzo De Luca, ha deciso di prolungare la quarantena fino al 14 aprile, per il momento, onde evitare l’espansione del virus in Sud Italia.

Ancora sospese dunque in ambito sportivo le partite in programma, dalla Serie A alle categorie minori, e di conseguenza anche gli allenamenti delle singole società.



La domanda sorge spontanea: quando l’emergenza sarà rientrata, i calciatori saranno in grado di sostenere fisicamente gli sforzi delle tante partite che dovranno recuperare?
La risposta è tutt’altro che scontata: il presidente della LND, Cosimo Sibilia , ha esplicitamente affermato la sua volontà di voler portare a termine i campionati una volta che l’emergenza sanitaria sarà terminata, in quanto “il campo è l’unico giudice che può decidere le classifiche, chi vince i titoli, le retrocessioni e le promozioni”.

Ma siamo proprio sicuri che sarebbe più giusto portare a termine il campionato piuttosto che assegnare a tavolino titoli, promozioni e retrocessioni? É proprio qui che entra in ballo la questione fisica sopracitata: fino a che punto sarebbe corretto imporre ai calciatori di giocare più partite a settimana, per recuperare i match saltati, esponendoli a rischi elevati di infortunio? Se è vero che tutte le squadre hanno disposto delle schede d’allenamento per permettere ai tesserati di tenersi in forma, è altrettanto vero che queste non saranno mai in grado di sostituire completamente la figura del preparatore atletico.

Riprendere il campionato costringendo le squadre a minimizzare gli sforzi dei propri calciatori per prevenire infortuni in vista dei tanti impegni non equivarrebbe forse a “falsare” il campionato tanto quanto l’assegnazione dei vari premi sulla base dei punti in classifica delle squadre alla vigilia del corona-virus?

A questa e a tante altre questioni spinose dovrà trovare risposte l’organo della LND in attesa di capire quando, e se, potranno riprendere i campionati.


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