VILLA LITERNO – Si torna a parlare di Covid-19. La situazione non sembra affatto migliorare nella nostra regione, sono difatti aumentate a vista d’occhio le persone risultate positive al tampone. Il direttore del Villa Literno Antonio Musto esprime il suo pensiero sul Coronavirus, sulla sospensione del campionato e sull’idea della Lega Serie A di voler portare a termine il Campionato in corso.
Qual è il suo pensiero sul Covid-19 e sulla sospensione del campionato corrente? “L’unica cosa che possiamo fare per vincere questa guerra è stare a casa. Per il discorso calcio penso siano state prese delle misure adeguate, nessuno può dire cosa succederà in futuro perchè siamo tutti in attesa dell’evoluzione della situazione. Una cosa è certa: se non si risolve il problema non si può tornare a giocare. Secondo me se si tornasse a giocare entro Maggio il campionato si potrebbe terminare entro Maggio/Giugno , disputando magari due match alla settimana”.
Si fortifica l’idea della Lega Serie A di portare comunque a termine il campionato. Crede che la Lega Nazionale Dilettanti emulerà la Serie A? “Si, penso di si. Io credo che comunque i campionati verranno portati a termine. A noi ad esempio mancano solo cinque gare”.
Se invece la Lega Nazionale Dilettanti decidesse per la cristallizzazione o l’annullamento dei campionati lei si troverebbe d’accordo con questa decisione? “Se si arriva a Giugno e la situazione è ancora bloccata credo sia inevitabile. E’ giusto che i campionati vengano portati a termine per rispetto nei confronti di chi ha investito economicamente ma ci devono essere le condizioni per poterlo fare. Questo significa che per esempio non si deve superare il mese di Giugno perchè porta con se varie conseguenze come lo svincolo dei giocatori, l’inizio della fase di mercato e tante altre problematiche difficili da gestire. Se entro Maggio il problema non sarà risolto credo procedano con l’annullamento del campionato, Io comunque voglio essere fiducioso e pensare che presto si risolverà questa brutta situazione”.
Considerando i tempi che corrono secondo lei quali emozioni caratterizzeranno il ritorno in campo, ci sarà ancora paura? “Credo che se non ci saranno le condizioni in campo non si troverà. Non ci sarà bisogno di avere paura perchè la scienza ci darà le giuste garanzie, dobbiamo fidarci di chi si occupa di ciò”.