BENEVENTO – “Il mio percorso può essere diviso in due tappe in quanto ho iniziato a Benevento appena ho preso il patentino, aprendo la mia esperienza nell’Under 17 della Lega Pro. Successivamente c’è stata una parentesi tra Aversa Normanna e Casertana per poi rientrare a Benevento in serie B. C’è stato un percorso dall’Under 16 fino in Primavera per tre anni consecutivi nei quali abbiamo fatto davvero grandi cose sia sul piano dei risultati che con la crescita dei ragazzi. Sabato ad esempio ha esordito Di Serio ma ci sono anche Pastina, Mancino e molti altri. Per tutto questo devo ringraziare la struttura del Benevento calcio che ci ha messi in condizione di dare tutto quello che avevamo e sapevamo ai nostri ragazzi. Quest’anno, dopo la parentesi brevissima di Campobasso dove si era deciso di far fare un percorso diverso in Serie D insieme ai giovani della Primavera, abbiamo continuato al di fuori del campo. E’ dura, aspettiamo momenti migliori”.
Esordisce così il collaboratore tecnico esterno della prima squadra del Benevento, Pasquale Bovienzo, nel “crazy stage” di Tutti Pazzi per il Calcio minore nel quale ieri è stato ospite. Bovienzo ha raccontato della sua grande esperienza con i colori giallorossi e si è soffermato anche sulla compagine neroazzurra di Santa Maria Capua Vetere e sui brutti episodi accaduti prima della gara tra Albanova ed Afragolese.
Il progetto Vigorito di Benevento è molto ambizioso per far bene nel calcio meridionale d’Italia:
“Ammetto che proprio questo è mancato quando siamo andati per la prima volta in Serie A, cioè essere impreparati sul piano dell’organizzazione. Il Benevento era ed è la Juventus della serie B ma in serie A è una delle tante. Abbiamo notato ciò che mancava fuori dal campo così questa volta sarà molto diverso”.
Excursus sul Gladiator e sul ritorno alla vittoria tra le mura amiche del “Piccirillo” dopo quattro mesi a digiuno:
“Sinceramente non me l’aspettavo, poi come si dice in gergo calcistico per dar valore ad una vittoria bisogna vincere la partita successiva soprattutto fuori casa. Non era facile anche perché il Gladiator, che non vinceva da un bel po’ ma davanti ai proprio tifosi è stata una grande vittoria, anche perché ha fatto si che ora la classifica sia più dignitosa e una piazza come quella di Santa Maria Capua Vetere merita qualcosa in più”.
Conclude sullo spiacevole accaduto che si è verificato nella giornata di sabato in occasione della gara Albanova-Afragolese, nel quale entrambe le tifoserie hanno dato vita ad una vera e propria guerriglia. Ciò ha portato alle dimissioni del presidente Zippo e Niutta:
“Siamo alle solite. Non lo so se vado controcorrente ma io credo che queste cose con il calcio non c’entrino davvero nulla. Ho anche qualche dubbio sul valore del gesto di dare le dimissioni da parte di entrambi i presidenti in quanto non scuote nulla alle persone che hanno avuto questi atteggiamenti, anzi forse li accontenta. Alcune volte c’è un po’ di gelosia quando le cose vanno bene e con questo non si è riuscito a rovinarle. Il calcio è bellezza e certi episodi non devono accadere”.