MARCIANISE – Calciatore-allenatore, o per meglio dire player-coach, è una figura che in Italia non ha mai attecchito. Difficilmente, infatti, i presidenti del calcio nostrano hanno preso in considerazione una scelta del genere, mentre in altri paesi, soprattutto in Inghilterra, numerosi sono stati i casi nel corso della storia. Su tutti, balza alla mente l’esperienza di Gianluca Vialli che, il 12 febbraio 1998, fu promosso dal Chelsea nel ruolo di player-coach appunto, dopo le dimissioni di Ruud Gullit. E la scelta si rivelò fortunata, perché nell’epoca pre-Abramovich in cui i Blues non erano per nulla la squadra vincente di ora e vivevano nell’anonimato, l’ex attaccante di Juventus e Sampdoria portò il club londinese alla ribalta internazionale. In pochi mesi Vialli conquistò l’indimenticata Coppa delle Coppe, la League Cup ed addirittura la Supercoppa Europea contro il Real Madrid (quello di Predrag Mijatovic che sconfisse la Juventus in finale). Nel frattempo appese le scarpette al chiodo e nella stagione 1999-2000 riportò il Chelsea nei primi posti della Premier League, ottenne la prima storica qualificazione del Chelsea in Champions League, e vinse anche la FA Cup e la Charity Shield, prima di lasciare spazio nel 2000 a Claudio Ranieri.
A MARCIANISE. E’ da anni che il ruolo di calciatore-allenatore non riecheggia in Italia, la settimana scorsa ci ha pensato il presidente del Marcianise Giuseppe Iannotta a rispolverare una figura che negli ultimi tempi sta ritornando (ne sono un esempio Wayne Rooney al Derby County e Vincent Kompany all’Anderlecht in Belgio), in una categoria decisamente minore rispetto a tali campionati. Di fatti, dopo le dimissioni di Angelo Valerio e dello staff, il massimo dirigente gialloverde ha promosso Pietro Famiano nel ruolo di calciatore-allenatore, affiancato da Giuseppe Cicala, ex trainer in passato della Real Maceratese. L’inizio non è facile perché il Marcianise ha affrontato prima il Pomigliano (squadra più in forma del campionato che ha vinto al Progreditur) e domenica sarà ospite della Frattese terza in classifica. Ma da parte del fantasista classe ’83 c’è tutto l’interesse, da marcianisano doc, di spingere il suo team alla conquista della salvezza, nell’anno del ritorno in Eccellenza. Paragoni tra due figure del calcio, ovviamente, di diverso spessore che però hanno in comune l’esperienza alla Juventus. Ma così come Vialli, anche Famiano intende rispondere agli scettici con risultati sul campo e raggiungere la permanenza per il suo Marcianise.