SANTA MARIA CAPUA VETERE – Con tre risultati utili consecutivi il Gladiator ha aggiustato la sua posizione in classifica invertendo una marcia che si era costellata di risultati negativi. Una ventata di aria buona soffia sulle spalle dei neroazzurri che ora sono attesi dalla Gelbison prossimo avversario domenica.
LA CLASSIFICA. Con la vittoria di Andria i sammaritani sono saliti al decimo posto a quota 24 punti ed hanno staccato la zona play-out che dista però solo due lunghezze. Serviranno dunque altri punti per allungare sulle inseguitrici e cercare di non essere nuovamente risucchiati nei bassifondi.
LE STATISTICHE. Il successo esterno firmato da Rekik e Di Paola assume i contorni di una liberazione per i neroazzurri che non vincevano dal lontano 24 Novembre, sempre in trasferta, sempre per 2-0 ma sul campo del Grumentum. Allora furono due prodezze, di Vincenzo Marzano e Alessio Ziello, a risolvere il match in favore dei gladiatori che ora hanno l’obbligo di continuare a vincere. Con il goal di domenica sia Rekik che Di Paola hanno rotto un’incantesimo che durava da troppo tempo, mentre per il primo è arrivato il tanto atteso primo goal in questo campionato, il secondo ha invece ritrovato una rete che mancava dal 20 Ottobre.
IL FORTINO. Se in trasferta i ragazzi di Borrelli hanno ottenuto due vittorie ed un pareggio nelle ultime cinque gare, è in casa che i numeri devono necessariamente migliorare. Al “Piccirillo” infatti la vittoria manca addirittura dal 20 Ottobre quando fu battuto il Fasano con il punteggio di 1-0, da allora quattro sconfitte consecutive e un solo pareggio, quello pirotecnico contro il Bitonto, dieci goal subiti e solo due segnati. Ora i neroazzurri avranno due impegni casalinghi consecutivi con Gelbison e Agropoli, due dirette concorrenti per il raggiungimento della salvezza, l’imperativo è quello di rendere di nuovo invalicabile e insuperabile, quello che per molto tempo è stato un vero e proprio fortino per la squadra neroazzurra, lo scenario nel quale tante volte i tifosi hanno esultato di fronte alle prodezze dei propri beniamini.