Ritengo non all’altezza della categoria la direzione arbitrale di sabato 11.01.2020 del sig. Giampaolo Scifo della sezione di Nuoro.
Non è possibile che un arbitro di fuori regione che deve essere in equilibrio con la sua direzione, condizioni invece una gara di campionato e scontro alla salvezza.
Se vogliamo classificare come errore l’espulsione assurda al 10° secondo dell’inizio della partita del nostro atleta come ripreso dal video in nostro possesso, allora il calcio è veramente alla frutta se quel gesto è da cartellino rosso diretto.
Invito gli Organi Federali preposti a valutare con la massima attenzione le designazioni arbitrali prima di disegnare arbitri che con la loro sufficienza e saccenza possano provocare ripetuti errori sui campi di calcio a chi con sacrificio dona la propria passione settimanale con enormi sforzi economici sostenendo anche il loro operato.
Non ci era capitato come mai in questa stagione sportiva tanta incapacità nel penalizzare fortemente e ripetutamente la società U.S. MARCIANISE con profondo accanimento ogni settimana.
Malgrado, ci hanno resi di settimana in settimana soggetti passivi mantenendo dignità e stile.
Avremmo già potuto fare un lungo elenco di decisioni ingiuste subite ma vista la nostra classifica saremmo stati subito tranciati come “le lamentele di una classifica ingiusta per continui errori arbitrali” ma non è così.
Ho presentato un ricorso all’attenzione del giudice sportivo, e produrrò un dossier alla lega nazionale dilettanti All’attenzione del presidente Cosimo Sibilia, al comitato regionale Campania Presidente Carmine Zingarelli (f.i.g.c.) e all’Aia comprendente i video dei torti subiti settimanalmente dai direttori di gara designati dal Presidente Regionale Campania dell’Aia Dott. Virgilio Quartuccio affinché questi episodi non si ripetano mai più nei confronti di una società che è in salute su tutti gli aspetti economici e burocratici rispettando in pieno tutti i regolamenti e norme federali che ci vengono imposte.
Ringrazio tutti dell’attenzione.
Il Segretario.
Francesco Marocco