BRACCIO DI FERRO INFINITO – Il ‘Bisceglia’ resta chiuso e la Real Aversa è pronta a un gesto estremo: “La juniores contro il Villa Literno”



Guglielmo Pellegrino, presidente del Real Aversa

Sembra davvero infinito il braccio di ferro tra la Real Agro Aversa e il Comune per quel che riguarda lo stadio ‘Bisceglia’. E’ di poco fa una nota stampa del club che riportiamo fedelmente:

Siamo stanchi. Stanchi del menefreghismo, della strafottenza e dell’incapacità. Ecco la risposta che ci è giunta dal Municipio alla nostra richiesta. Sembra di essere fuori dal mondo, quello che sta accadendo ad Aversa ha dell’assurdo. Un Comune abbandona lo stadio comunale ‘Bisceglia’, però mantiene a 200 euro l’ora le tariffe per l’utilizzo e quando c’è la richiesta ovviamente non può accettarla perché “non ci sono i tempi tecnici per la preparazione del campo”. Diteci che stiamo sognando. Non ci sembra vero, è tutto così assurdo. Un impianto sportivo aperto al pubblico (non c’è infatti alcuna ordinanza di chiusura), patrimonio del Comune normanno, che è completamente abbandonato a sé stesso e che viene manutenuto (a quanto pare) solo se arriva una richiesta ufficiale di utilizzo. Ma la stessa richiesta deve arrivare (almeno) 7 giorni prima dell’evento altrimenti non può essere accettata. Perché (come già abbiamo confermato con le foto di ieri) oggi il ‘Bisceglia’ è più un campo di patate che uno stadio per una gara di calcio. E noi dopo questo ennesimo ‘schiaffo’ dato alla cittadinanza (non al Real Agro Aversa) abbiamo già pronta tutta la documentazione da inviare alle autorità competenti e alla Corte dei Conti: non sappiamo chi sia ‘colpevole’ di questo danno alla città (uno stadio che cade a pezzi dopo oltre un milione di euro di lavoro per le Universiadi) ma qualcuno dovrà pagare. Il Comune vuole che il ‘Bisceglia’ resti chiuso: ancora una volta riteniamo che sia un attacco personale diretto a questa società. Ma se noi non denunciassimo tutto quello che sta accadendo potremmo sentirci complici di questo abominevole reato contro il patrimonio comunale. Siamo pronti a farci da parte, se la città non vuole questa dirigenza e questa squadra di calcio. Stiamo investendo tanto, ma ora ci sentiamo isolati. E soli. Ci sentiamo presi in giro. E già domenica siamo pronti a fare un gesto importante: RITIRARE LA SQUADRA DAL CAMPIONATO! Contro il Villa Literno potremmo far giocare la Juniores per capire se questo ennesimo messaggio possa arrivare forte e chiaro all’amministrazione. Non sappiamo più cosa fare. Vogliono punire il Real Agro Aversa, ma stanno punendo migliaia di persone che adorano quella maglia normanna. Il calcio per noi è vita, è rivivere cantando sugli spalti. Ma il nostro entusiasmo sta, pian piano, calando. Le istituzioni ci hanno abbandonato. E noi siamo stanchi. Anche di combattere per un nostro diritto!




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