BARANO – Stacca il pass per l’accesso ai quarti di finale della Coppa Italia di Eccellenza l’Albanova ai danni del Barano, avendo vinto all’andata per 2-1, e pareggiato al ritorno con il risultato di 0-0. La squadra sarà ora impegnata con la Puteolana. Indescrivibile l’emozione dei calciatori, dello staff e soprattutto del presidente della squadra casertana, Giuseppe Zippo, che si prepara per la sfida di domani alle 11 contro l’Afragolese, allo stadio “Vittorio Papa” di Cardito.
IL CAMMINO IN COPPA. “E’ la prima volta in 7 anni che riusciamo nell’obiettivo di raggiungere i quarti di finale di Coppa. Saremo ora impegnati con la Puteolana: inutile soffermarci sul valore della rosa avversaria, in quanto una volta giunti ai quarti di finale è chiaro che ti trovi a fronteggiare squadre ben attrezzate. Riguardo la partita siamo soddisfatti perché la squadra ha disputato un’ottima partita, abbiamo mantenuto il risultato, e cosa più importante, non abbiamo mai rischiato di passare in svantaggio. Oserei dire che il risultato è stato bugiardo, perchè meritavamo anche qualcosa in più”.
ALBANOVA-CASORIA IN PROCURA FEDERALE. Il presidente Zippo, inoltre, ha voluto soffermarsi nuovamente sull’errore arbitrale dell’arbitro Di Placido in Albanova-Casoria, ovvero la mancata espulsione di Esperimento, difensore del Casoria, nonostante la doppia ammonizione ricevuta, durante la seconda giornata del campionato di Eccellenza: “Gli uomini della terna arbitrale hanno perso ancora una volta l’occasione per stemperare gli animi. Chiedono continuamente rispetto e comprensione, ma sono i primi a venire meno a quanto professano. E’ inutile girarci intorno, so bene che la prova TV non è ammessa nelle categorie inferiori, e dunque nei campionati dilettantistici, ma l’arbitro ha sicuramente visto il video della mancata espulsione e avrebbe potuto fare un passo indietro e scusarsi per l’errore: ha invece avuto il coraggio di presentarsi con la terna dinanzi al giudice federale, presentando versioni che sono state definitive “non univoche”, costringendo il giudice federale a richiedere un supplemento d’indagine con l’aiuto da parte della Procura Federale. Dovrei essere contento, ma non lo sono affatto: non metto in dubbio la buona fede della terna arbitrale, perché altrimenti dovrei uscire dalla realtà calcistica e smettere di investire, ma al contempo c’è del marcio nella gestione delle cose e degli uomini all’interno della Federazione. Ora sotto con l’Afragolese”.