Sabato pomeriggio alle 18 riapriranno le porte del Palacaliendo di Maddaloni per la prima giornata del campionato di basket serie C femminile. Dopo diversi anni la città di Maddaloni riabbraccia lo sport femminile che ha sempre avuto una tradizione importante. E lo fa grazie ad un club, la Sipremix Family Maddaloni, che sta ricreando entusiasmo e un movimento importante attorno al basket rosa. Un progetto ambizioso come sottolinea coach Antonio Vinciguerra:“La nostra al momento è una squadra work in progress poiché siamo insieme da poche settimane e abbiamo bisogno di conoscerci meglio e amalgamarci. Un paio di ragazze per motivi personali e lavorativi sono andate via e abbiamo dovuto cambiare modo di giocare. Le prime partite saranno per noi un’autentica scoperta in un campionato credo competitivo con un livello piuttosto alto.
Un Family che punta ai vertici della classifica anche se all’inizio ci sarà un po’ da stringere i denti viste le assenze: “A pieno organico potremo dire la nostra e proveremo ad integrare il gruppo con un paio di innesti per tentare di essere protagonisti nel girone. L’obiettivo è provare a vincere ma ripeto il nostro mercato non è ancora concluso perché il roster va’ completato.”
Il primo ostacolo è la formazione del Capaccio Paestum:“E’ una squadra incontrata già negli anni scorsi – continua Vinciguerra – e non sarà facile. Sono giovani, prediligono la zona e se non impatti bene rischi di incontrare problemi. Sono un gruppo molto compatto a cui hanno aggiunto un paio di atlete di Battipaglia e credo che assisteremo ad un incontro combattuto con ritmi alti. Le affronteremo con una squadra incompleta anche alla luce di qualche infortunio che potrà restituirci in forma le nostre ragazze non prima di due-tre settimane”.
Un ruolo determinante lo avrà anche il calore del palasport di Maddaloni che torna a respirare aria di basket femminile: “Era un progetto che mi balenava in testa già da tempo e quando mi hanno chiesto di continuare a guidare il Family non ci ho pensato su due volte. Per me, da maddalonese, è uno stimolo in più e motivo di orgoglio guidare una squadra della mia città. Vale per me e per il mio staff che è interamente di Maddaloni. Tutti abbiamo voglia di ripartire con entusiasmo restituendo il basket femminile alla città. Il primo segnale è stato inviato, ora dobbiamo attendere e capire come verrà recepito”.