Succede di tutto al Palamaggiò nella prima casalinga del campionato di A2 della Juvecaserta. Ci sono 30’ di assoluto blackout della squadra bianconera, che sprofonda fino a 16 lunghezze di svantaggio con una prestazione inguardabile, specie in difesa. Caserta rimane imbambolata di fronte ai giovanissimi ragazzi di coach D’Arcangeli – a cui va fatto un grande applauso – per poter riemergere in maniera poderosa nel quarto periodo, quando triple e palle recuperate forzano la gara all’overtime. Non bastano però i 5’ di prolungamento, nonostante Roseto sia ampiamente rimaneggiata per le uscite di Lattin, Nikolic, Canka e Bayehe. Nel secondo supplementare Caserta è sempre in vantaggio di 4, ma sbaglia qualche libero di troppo e si vede rimontata nel finale. Allen, trascinatore dei suoi a quota 43 punti, segna un jumper che sembra la vittoria, ma con 1” e poco più è Mouaha a mettere una tripla assurda che regala agli abruzzesi il successo 112-113.
La gara è stata vissuta sull’onda dell’entusiasmo rosetano per i primi 30 minuti. Nonostante Nikolic fuori per falli, la squadra ospite ha sfruttato le praterie e gli spazi concessi dai bianconeri per imporsi e volare. In tutto questo, l’energia fisica portata da Lattin e Mouaha, la faceva da padrone nel pitturato, mentre Pierich era un’autentica sentenza dall’arco. Sotto di 16 lunghezze, tenuta in piedi solo da un monumentale Seth Allen, unico capace di costruire qualcosa da solo nel deserto di palle perse, Caserta ha trovato nel quintetto italiano di quarto periodo le energie per lanciare la rimonta. Turel e Hassan mattatori, Giuri che torna sui suoi livelli e altri buoni canestri di Allen permettevano alla truppa di Gentile di ritornare a contatto, ma era un canestro nel traffico inventato da Cusin a propiziare il supplementare. Occasione persa, perché dopo il 102-102 di Canka, Giuri sbaglia il canestro della vittoria e nel secondo supplementare, giocato in emergenza e senza pivot dai bianconeri, non basta il cuore del capitano brindisino e di Hassan. Arriva qualche libero di troppo sbagliato che permettono a De Fabritiis e a Mouaha di impattare a quota 110. Caserta con 7” sul cronometro spariglia con un bel jumper di Allen, lasciando quel secondo ai rosetani che la vincono, forse anche meritatamente se guardiamo al match nel suo complesso.
Gara sicuramente che deve far riflettere in casa bianconera, persa contro una diretta rivale per la salvezza e non decisamente contro una squadra che punta alla promozione, anzi, contro un manipolo di giovanissimi che hanno sputato sangue ed energia per tutti i minuti sul parquet. Ognuno porta il suo mattoncino, con Mouaha decisivo (19 punti) e Pierich importante (23 punti). Anche Canka (25 punti, 9 rimbalzi e assist) scrive una pagina importante della partita, mentre in ombra Lattin (8) limitato dai falli. Caserta ha tantissimo da Allen 43 punti con 13/21 complessivo dal campo, poi intorno a lui va fatta una doverosa precisazione su quello che avviene dal terzo quarto in poi e ciò – davvero poco, ossia i 13 punti di Sousa panchinato punitivamente – che era stato messo a referto prima. Giuri, cuore di capitano e uno dei pochi a mollare nel finale, scrive 17 e 4 assist, anche Hassan – usato da pivot nei supplementari – va in doppia cifra. Cusin a parte il buzzer nel traffico oggi incide poco, mentre minuti di sostanza ma con tanti errori per Bianchi. Al netto della bella rimonta, preoccupano i passaggi a vuoto della squadra, apparsa come un fantasma per gran parte del match. Bellissima ed esaltante la rimonta, così come bruciante è il finale con un buzzer anche contestato e contestabile per le sua assegnazione. Innegabile che comunque in una gara punto a punto pesi come un macigno il 33/45 ai tiri liberi. Sarebbe bastato poco per battere Roseto oggi, ma partire con uno 0/2 del genere, con l’incertezza sul futuro di Carlson e con una squadra che fatica a conoscersi, è davvero un handicap pesante per questa JuveCaserta, attesa alla sfida di Piacenza come ad un crocevia non indifferente della propria stagione.