In merito a quanto accaduto ieri nel convulso finale di Aquile Rosanero-Maddalonese (leggi qui) abbiamo ascoltato il capitano della Maddalonese Giovanni Barletta che ha chiarito l’accaduto. “Ho sentito e letto racconti fantasiosi. La finissero di inventare storie. La verità è che ci hanno aspettato negli spogliatoi tirandomi una bottiglietta d’acqua in faccia, colpendo Ferraro e uno schiaffo a mister Portone dietro la testa. Un agguato che esula dallo sport e che va controcorrente rispetto il gesto del prepartita quando ci avevano consegnato un mazzo di fiori per il lutto di De Fenza. Fiori che ovviamente dopo non abbiamo accettato visto il trattamento riservato. Hanno perso in campo e fuori dal campo perchè hanno rovinato una giornata di sport. Siamo stati continuamente insultati dagli spalti da quegli stessi calciatori che avevano indossato la maglia della Maddalonese. E addirittura da maddalonesi stessi che andavano contro la propria città. Il fatto di averci aspettato fuori gli spogliatoi per aggredirci si faceva vent’anni fa. Sono profondamente deluso per quello che hanno inventato sul nostro conto. Una cosa però è vera: ho esultato quando ho segnato e sono andato a festeggiare sotto i nostri dirigenti. E allora? Uno segna e non può esultare fuori casa? Hanno perso e devono accettare la sconfitta. Chi mi conosce sa che persona sono e sa che uomo sono. Il loro problema è che hanno perso ed è un ko molto pesante”.