MADDALONI – Dopo un passato da calciatore ad alti livelli, con le maglie di Casertana, Maddalonese, Audax Cervinara, Intercasertana e molte altre, alla sua prima esperienza sulla panchina, l’allenatore della Maddalonese Francesco Portone non sta deludendo le aspettative della società, totalizzando 6 punti in 3 partite, e staccando il pass per il secondo turno di Coppa Italia Promozione. Lo abbiamo intervistato per capire quanto è ambizioso il progetto della società casertana, e quanta fiducia c’è sulla possibilità di svolgere un buon campionato e un buon cammino di coppa
RIALZARSI DOPO LA CADUTA. A seguito della sconfitta con il Montesarchio, era necessario risollevarsi per garantire una certa continuità di risultati, e riguardo a questo Portone ci dice la sua: “Abbiamo definitivamente archiviato la sconfitta con il Montesarchio, che ci aveva demoralizzato in quanto il gol della debacle era arrivato nel finale. Abbiamo riscattato la sconfitta alla grande, passando al turno successivo di Coppa Italia, battendo il Vitulazio sia all’andata che al ritorno, e abbiamo vinto l’ultima di campionato con il punteggio di 6-0 ai danni del San Martino Valle Caudina. I ragazzi hanno affrontato la partita in modo giusto dimostrando carattere e voglia“.
MIGLIORARE GIORNO DOPO GIORNO. Il tecnico si sofferma su quelli che sono i pro e i contro della squadra nelle prime giornate: “Non mi piace parlare di pro e contro, io non sono mai contento del tutto perché voglio che i ragazzi diano sempre il 100% in campo, ma è impossibile negare come la squadra stia migliorando qualitativamente giorno dopo giorno, partita dopo partita, e mi aspetto grandi cose da questo gruppo“.
LA SCALATA VERSO LA COPPA. Riguardo il passaggio al turno successivo di Coppa Italia, ci tiene a precisare: “Vogliamo arrivare più lontano possibile, ed onorare al massimo anche questa competizione. La società è stata chiara, bisogna fare bene in Coppa tanto quanto in campionato, per noi è un dovere dare il massimo anche lì“.
LA NUOVA ESPERIENZA DA ALLENATORE. Come è risaputo, questa è la prima avventura da allenatore per Francesco Portone, bomber dai numeri importanti a partire dalla serie D fino ad arrivare in Prima Categoria. L’ex bomber cresciuto nella Casertana rivela la differenza che si prova a sedere in panchina e giocare in campo: “La differenza è tanta, mentre da giocatore cerchi di dare il massimo in campo, da allenatore non puoi usare quel mezzo come valvola di sfogo, senti la pressione addosso per tutti i 90 minuti di gioco. Devi relazionarti con tutti i calciatori, e con ognuno in modo diverso dal punto di vista caratteriale, perché devi fare in modo che possano esprimersi al meglio. Tu stesso, in qualità di allenatore, devi cambiare il tuo atteggiamento per creare un buon gruppo. I primi mesi è stata dura, ma adesso la situazione è notevolmente migliorata, inizia ad esserci una conoscenza reciproca tra allenatore e calciatori. Se farò bene sarà merito soprattutto della squadra, perché un grande allenatore ha sempre dietro di sé un grande organico“.